L'attaccante biancoceleste ha ripreso i bianconeri: 1-1 il risultato finale.
Positività sì o no? La truppa di Inzaghi è arrivata distratta alla sfida.
ROMA - Lazio e Juventus si sono divise la posta in palio nel primo match domenicale della settima giornata di Serie A: 1-1 il risultato finale.
Nata sotto una cattivissima stella, condizionata dal caos-tamponi che ha coinvolto i biancocelesti, la sfida ha visto i bianconeri a lungo padroni del campo. Trascinati dal solito Ronaldo, in gol al quarto d’ora e poi pericoloso in almeno altre tre-quattro occasioni, per oltre un'ora i torinesi hanno scherzato con un avversario distratto e un po’ vuoto.
Privi di Immobile, Leiva e Strakosha e, in generale, parsi poco “sul pezzo”, i ragazzi di mister Inzaghi sono infatti raramente stati in grado di impensierire Szczensny. Questo fino all’ultimissimo scorcio dell’incrocio quando, con la Juve che ha abbassato il suo baricentro (fuori Ronaldo per infortunio, Kulusevski e Morata) hanno aumentato il ritmo in cerca del guizzo vincente. E questo è arrivato. Al 95’ il solito Caicedo ha infatti timbrato il pari, per la soddisfazione locale e per le lacrime della Vecchia Signora.