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SUPER LEAGUEIl Sion a Cornaredo già sotto pressione? «Non direi...»

02.10.20 - 12:45
Sabato i vallesani saranno ospiti del Lugano a Cornaredo: parola al direttore generale dei romandi Marco Degennaro
Keystone
Il Sion a Cornaredo già sotto pressione? «Non direi...»
Sabato i vallesani saranno ospiti del Lugano a Cornaredo: parola al direttore generale dei romandi Marco Degennaro
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SION - Due partite difficili contro San Gallo e Young Boys, zero gol fatti e un punto conquistato. Quello del Sion è stato un inizio di campionato… lento. D’altronde c’era da aspettarselo viste le tante novità presenti al Tourbillon, a partire dall’approdo in panchina del campione del mondo 2006 Fabio Grosso. Nonostante la stagione sia ancora giovanissima in terra romanda - in particolar modo dal focoso presidente Christian Constantin - è lecito attendersi già una reazione. 

Quella in programma sabato in riva al Ceresio (calcio d'inizio alle 19) sarà dunque una partita importante per il team biancorosso. «Non direi che siamo sotto pressione - le parole del direttore generale dei vallesani Marco Degennaro - Abbiamo affrontato le prime due squadre della stagione scorsa giocando due partite di buon livello. Sabato a Cornaredo ci attendiamo un’altra prestazione incoraggiante. Il Lugano ha iniziato bene e noi in Ticino storicamente fatichiamo molto. Sarà dunque una gara difficile...».

Fabio Grosso come si sta inserendo in Vallese? «Si sta integrando bene, anche grazie al fatto che conosce molto bene il francese. Questo lo aiuta. È una persona molto semplice, con un bel carattere. Diciamo che non ha avuto nessun tipo di difficoltà a inserirsi nel nostro club. Paragoni con Tramezzani? Hanno due caratteri diversi, ma entrambi sono molto bravi nel lavoro quotidiano e di preparazione alla partita».

Ci sono diverse aspettative sul Sion soprattutto dopo l'acquisto di Hoarau, capace di realizzare ben 118 reti in 188 partite con lo Young Boys (dal 2014)... «È una persona carismatica. Aiuta il gruppo sotto diversi aspetti, non soltanto dal punto di vista sportivo. È un esempio per tutta la nostra squadra, un giocatore solare e sempre positivo».

Il calcio in Vallese ai tempi del Covid-19... «È triste e complicato. Dobbiamo abituarci a fare qualcosa che fino ad oggi non eravamo abituati a fare. La prevenzione e la salute dei nostri tifosi sono però la nostra priorità. Il primo test lo avremo tra una ventina di giorni, dopo la pausa per le Nazionali. Ci stiamo preparando a far entrare nel nostro stadio in piena sicurezza oltre 1'000 persone. Potremo accoglierne circa 5'300, che è sicuramente un buon numero». 

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