Il solito Ronaldo ha spinto i bianconeri al 2-2 finale. Ma il resto della “classe”...
Pari all’Olimpico con i giallorossi, incapaci di approfittare dei 30’ di superiorità numerica.
ROMA - In difficoltà e tradita da qualcuno dei suoi presunti big, la Juventus si è salvata a Roma, dove ha strappato un punto pareggiando 2-2.
Mai scontata né noiosa, la sfida dell’Olimpico ha mostrato una squadra, quella giallorossa, molto più ordinata del previsto e un’altra, quella bianconera, capace di sprazzi di grande calcio ma troppo debole in alcuni suoi singoli. Il francese Rabiot, per esempio, a volte bello da vedere - non contro la truppa di Fonseca - ma tremendamente inconsistente. Nella sfida della seconda di campionato, anzi, tremendamente dannoso. Suo il “mani” che ha causato il rigore per la Roma, sua l’espulsione che ha messo in difficoltà la Juve. E in mezzo tanta evanescenza. E poi Ramsey, Cuadrado, McKennie… Pirlo avrà molto da lavorare.
Pur con meno qualità, i giallorossi sono invece sembrati già sapere al meglio come muoversi. Hanno avuto una grande colpa: non hanno saputo sfruttare a fondo gli spazi e le opportunità avute. Mkhitaryan ha stupito ma non affondato i colpi, Dzeko ha graffiato ma non è stato preciso, Pedro si è acceso a intermittenza… e così la Vecchia Signora si è salvata. Grazie a Ronaldo ovviamente, che per due volte ha risposto alle zampate di Veretout. Pari e patta e poca soddisfazione in entrambi gli schieramenti...