La certezza del mantenimento del posto in Super League potrebbe comunque già arrivare domani sera
BASILEA - Una partita che più pazza non si può al termine della quale il Lugano ha masticato amaro. Per non dire amarissimo. Per carità, un pareggio al St. Jakob Park è sempre prestigioso ma per come è maturato i bianconeri non possono che mangiarsi le mani. Con un successo, infatti, la truppa ospite avrebbe raggiunto la salvezza matematica. Ma così non è stato visto che, al 93', Cabral è saltato più in alto di tutti infilando beffardamente di testa lo sconsolato Baumann, rinviando la festa di Sabbatini e compagni.
Come leggere la classifica scaturita dopo i risultati di ieri? La situazione per i bianconeri resta piuttosto tranquilla. A due giornate dal termine del campionato, il vantaggio sul Sion (penultimo con una partita in meno) è di otto lunghezze. Se i vallesani dovessero perdere o pareggiare martedì a Zurigo ecco che il mantenimento del posto in Super League sarebbe ufficiale per la truppa di Jacobacci, che dal canto suo tornerà in campo venerdì sera a Cornaredo contro il Servette.
La sfida era partita benissimo per i ticinesi, in rete con Lovric dopo 6'. Rete ribaltata nel breve volgere di tre minuti da Ademi (7') e Frei (10'). Il già citato Lovric ha poi propiziato due nuovi gol sottocenerini prima della pausa, firmati da Jefferson (41') e Kecskes (45'). Le emozioni sono proseguite anche nel secondo tempo, dapprima con il 3-3 firmato nuovamente da Ademi, poi con il 4-3 del Lugano con Lungoyi e infine con il già citato gol di Cabral.
A Basilea il Lugano si è comunque confermata squadra arcigna, capace di mettersi in tasca il sesto risultato utile consecutivo (una vittoria e cinque pareggi). Una magra consolazione in una giornata grigia...