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L’OSPITE - ARNO ROSSINIIl volpino Jacobacci e un Lugano formichina

24.06.20 - 09:30
Mossa la graduatoria contro il Ginevra, questa sera i bianconeri ospiteranno il Lucerna in un match delicatissimo.
TI-Press
Il volpino Jacobacci e un Lugano formichina
Mossa la graduatoria contro il Ginevra, questa sera i bianconeri ospiteranno il Lucerna in un match delicatissimo.
Senza Sabbatini la voglia di “offendere” potrebbe essere ancora minore.
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LUGANO - Quanto vale il pari di domenica a Ginevra contro il Servette? A Lugano sono soddisfatti o scontenti per il punto guadagnato? E quanto varrebbe un risultato identico questa sera (ore 20.30) in casa contro il Lucerna? Perché i bianconeri sono in quella strana posizione di chi sa che osando potrebbe riuscire a risolvere i propri problemi, ma anche rovinare tutto (quanto fatto).

«Per me quello del weekend è stato un punto d’oro - ha sottolineato Arno Rossini - Il Lugano ha trovato il vantaggio un po’ casualmente e poi ha giocato in sofferenza contro un’ottima squadra. Alla fine ha anche avuto l’occasione per vincere, è vero; è in ogni caso riuscito a muovere la classifica. E solo questo conta. Come la famosa formichina...».

La salvezza è un po' più vicina. Per rimanere in Super League, a proposito, quanti punti serviranno?
«Bella domanda. Con il penultimo posto che “balla”, la quota si è alzata rispetto all’anno passato. Secondo me, per stare tranquilli si devono superare i 40». 

È ancora lunga, insomma.
«Ma i bianconeri hanno cominciato con il piede giusto. E il pari di Ginevra ha sicuramente giovato al loro morale. Ora però si deve continuare la risalita contro un Lucerna pericoloso».

Che ha sistemato la difesa, che ha battuto il Basilea, che sogna l’Europa, che ha Celestini in panca…
«Quello biancoblù è un gruppo temibile, nel quale i giocatori lottano tutti insieme. Celestini è stato bravo a far emergere valori importanti. Non hanno battuto per caso il Basilea, sono in fiducia e… saranno favoriti contro il Lugano». 

Messa così sembra dura.
«Ho detto che sono favoriti, non che hanno i tre punti già in tasca. Se devo trovare loro dei difetti, indico la velocità in difesa. Lucas, al centro, è bravo ma lento: se il Lugano saprà fare delle verticalizzazioni, potrebbe rendersi pericoloso». 

Manca Sabbatini, squalificato.
«È un peccato. Jonathan è bravissimo nel leggere in anticipo le situazioni. È sicuramente l’uomo più importante nell’economia del gioco dei bianconeri». 

La sua assenza spingerà Jacobacci ad attuare una tattica ancor più accorta?
«Non credo che i ticinesi riusciranno a imporre il loro gioco o a fare un pressing alto. Imposteranno una partita di contenimento e proveranno a sfruttare le occasioni che capiteranno loro. 0-0 mal che vada? Perché no. Di fronzoli, comunque, non ne vedremo. Non è il momento».  

Un successo cambierebbe il significato del loro campionato?
«Porterebbe enorme tranquillità. Importante comunque sarà non perdere. Ma Jacobacci è un volpino, sa bene come comportarsi: è bravo nel gestire la partita e nel chiamare i cambi. Sa qual è la posta in palio e si comporterà di conseguenza. Già contro il Ginevra ha azzeccato tutte le scelte». 

Importante non perdere… vale per tutte le partite.
«Si dice così, ma per le squadre che corrono per la salvezza… non è così: inutile essere ipocriti. Nello spogliatoio la classifica si guarda eccome. Ci sono match che “pesano” molto più di altri. Gli scontri diretti, per esempio. O sfide appunto come quella contro il Lucerna: per il momento in cui arriva potrebbe segnare una svolta nella stagione del Lugano».

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