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SUPER LEAGUE«Buon ritmo, si è giocato davvero a calcio. Giovani? Per loro è una chance»

23.06.20 - 13:44
Mauro Lustrinelli, tecnico della U21: «Ora sarà importante la gestione delle energie. Lugano? Squadra solida»
Keystone/archivio
«Buon ritmo, si è giocato davvero a calcio. Giovani? Per loro è una chance»
Mauro Lustrinelli, tecnico della U21: «Ora sarà importante la gestione delle energie. Lugano? Squadra solida»
L'ex attaccante è rimasto piacevolmente impressionato dai primi match post emergenza: «Con un calendario così, la cura dei dettagli diventa ancora più importante. Bagarre salvezza? Si tratterà di una vera lotta sul campo»
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BERNA - Nessun 0-0, ben 16 gol segnati e un solo pareggio - quello tra Lugano e Servette -, hanno caratterizzato il "comeback" della Super League, ripartita nel weekend dopo l'emergenza sanitaria. Da qui al 2 agosto spazio alla volatona finale, con altri 12 turni che porteranno a verdetti importanti e anche pesanti. Se nei piani alti il San Gallo continua l'appassionante duello con l'YB, sul fondo si lotta per la "sopravvivenza" con tutte le incognite del caso. Tra un calendario fitto, alcuni contratti ancora da sistemare e il caldo che la farà da padrone da qui a fine stagione, sarà una vera battaglia.

«Il primo weekend mi ha piacevolmente sorpreso, ero allo stadio per YB-Zurigo e c’è stata grande intensità - interviene Mauro Lustrinelli, ex attaccante e attuale allenatore della Nazionale U21 Svizzera - Ho visto ritmo e pure una buona freschezza atletica, anche se ovviamente c’è margine di crescita dopo il lungo stop. Che dire… si è giocato a calcio per davvero, come ho visto fare anche in Bundesliga».

Insomma i primi segnali arrivati dai campi sono positivi, ma ora non sarà semplice reggere il ritmo.
«Con partite ogni tre giorni sarà tosta. Ne parlavo proprio con i ragazzi della U21: questa è anche una chance per crescere. Si troveranno in una situazione simile a quella dei calciatori top in Europa, che ogni anno - tra campionato e Coppe europee - giocano regolarmente ogni tre giorni. In queste condizioni ci si allena in maniera diversa e ci si prepara in modo differente. La gestione delle energie fisiche e mentali sarà decisiva. Mangiare bene, riposare bene… la cura dei dettagli diventa ancora più importante».

Da selezionatore, che nel mirino ha gli Europei del 2021, quanto è stato difficile lavorare con tutti i campionati congelati? 
«Effettivamente è stata dura. Sia io che Vlado Petkovic, con la Nazionale maggiore, non abbiamo un ritiro di squadra da novembre. In questo modo è anche complicato preparare gli impegni, anche se con i miei giocatori sono rimasto in contatto. Abbiamo fatto dei meeting online e il feedback è sempre stato positivo: abbiamo un gruppo forte e unito. Dai ragazzi della U21 ho visto una grande maturità. In fondo sono l’élite, il futuro del nostro calcio. Ho visto che hanno lavorato davvero bene a livello fisico e in diversi hanno "assunto" un preparatore atletico personale. Altri pure un nutrizionista. Hanno cercato di prendere questo periodo per migliorare. Tutti si sono accorti una volta di più di quanto sia bello poter vivere della propria passione e fare questo mestiere. Inoltre tutti si sono accorti di cosa voglia dire rimanere senza calcio giocato… è bello che ora si torni a parlare di questioni di campo». 

Torniamo allora al campionato: come vedi la lotta al vertice YB-San Gallo?
«Il San Gallo ci crede veramente e fa bene. Sono stati i primi a riprendere gli allenamenti ed è l’unica squadra che è andata in ritiro. Nel primo match col Sion sono stati più bravi sotto tutti i punti di vista. Certo hanno una rosa un po’ corta, ma il gioco c’è. Sono curioso di vedere come reagiranno alle difficoltà e se arriveranno fino in fondo».

Capitolo retrocessioni. Dopo il “no” all’allargamento a 12 squadre per il prossimo campionato, la bagarre salvezza promette scintille.
«Il bello però è che si tratterà di una vera lotta sul campo, non qualcosa deciso a tavolino. Usciranno i veri valori, accentuati ancora di più dall’assenza di pubblico. Il fattore campo conterà poco o niente, come si è visto anche in Germania. In questa situazione ogni società dovrà assumersi le proprie responsabilità. Chi ha speculato con giocatori in scadenza avrà una situazione un po’ strana. Chi, come il San Gallo, ha lavorato bene, invece ne raccoglierà i frutti. Alla fine penso che la vera lotta sarà tra Thun, Xamax e Sion. Il Lugano invece mi dà sempre l’impressione di essere una squadra solida. Contro il Servette ha fatto una buona prestazione ed è ripartito col piede giusto».

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