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MILANO«Il presente è vomitevole»

16.05.20 - 22:03
Marcello Lippi, ex ct della Nazionale italiana, è una furia: «Il calcio può piacere o meno, ma è un'industria»
Keystone/archivio
«Il presente è vomitevole»
Marcello Lippi, ex ct della Nazionale italiana, è una furia: «Il calcio può piacere o meno, ma è un'industria»
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MILANO - Se fino a qualche tempo fa aveva usato toni pacati per parlare di coronavirus e calcio italiano - «L'Italia sia forte come la Nazionale nel 2006. Con il calcio ricominceremo a porte chiuse o aperte: adesso non è questo il problema» -, ora Marcello Lippi ha decisamente cambiato registro.

Intervenuto nel corso della trasmissione radiofonica "Deejay Football Club", l’ex ct della Nazionale italiana - infastidito probabilmente anche dal "tira e molla" politico che sta mettendo ancora più in confusione in mondo del calcio - si è sfogato.

«Il presente è vomitevole e mi fa arrabbiare - ha tuonato Lippi - Sento dire di essere uniti e coesi ma ognuno pensa ai cavoli suoi, alle poltrone a tutti i livelli. Qua viene tutto strumentalizzato. Siamo nel 2020, andiamo su Marte e non siamo capaci a trovare un vaccino o una medicina. Ripartire col calcio? Certo che bisogna ripartire. Ci dicono da un sacco di tempo che dobbiamo convivere col virus... e allora perché il calcio non può ripartire? Non è più come due mesi fa quando fummo travolti da uno tsunami, la situazione è gestibile in maniera diversa e gli ospedali possono organizzarsi. Sul calcio c’è una demagogia impressionante. Il calcio può piacere o meno, ma è un'industria e va trattata come tale».

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COMMENTI
 

streciadalbüter 3 anni fa su tio
E` un`industria per lui e per quelli,e sono tanti,che ci mangiano dentro.Il coronavirus,vedendo cosi`tanta gente ammassata in poco spazio é tutto contento e si frega le mani.
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