In inghilterra si spinge per la ripresa della Premier: si rischia una perdita di 1,290 miliardi di euro.
L'idea è quella di investire 4 milioni di sterline per l'acquisto di 26'000 tamponi sanitari, da effettuare due volte la settimana in ciascuna delle 20 squadre della Premier League. Anche in Bundesliga si spinge per tornare in campo.
Mentre in Francia è calato il sipario sulla Ligue 1 e tremano anche tutti gli altri grandi eventi già riprogrammati - Tour de France in primis -, in Inghilterra e Germania non hanno nessuna intenzione di "mollare" e puntano decisi alla ripresa dei campionati.
Troppi i soldi in ballo legati soprattutto ai diritti tv. E allora per la Bundesliga è arrivato un primo sì dei 16 Lander federali verso la ripresa, con la convinzione che sia «giustificabile che il calcio torni a giocare in stadi vuoti, rispettando rigorose condizioni igieniche».
Anche in Inghilterra si studia il da farsi, con uno scenario spiegato dalla "Gazzetta dello Sport". L'idea è quella di investire 4 milioni di sterline per l'acquisto di 26'000 tamponi sanitari, da effettuare due volte la settimana in ciascuna delle 20 squadre della Premier League (giocatori, staff, eccetera).
La speranza è quella di tornare ad allenarsi in gruppo il 18 maggio, con il campionato che potrebbe invece ripartire il 13-14 giugno. Non sarà facile, ma la spinta per una ripresa è alimentata soprattutto dalle enormi preoccupazioni economiche: la stessa fonte parla di una perdita di 1,290 miliardi di euro nel caso in cui la Premier venisse definitivamente cancellata. Si stima che ogni club, in questo periodo di blocco totale, stia perdendo qualcosa come 10 milioni di euro la settimana.