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CANTONE«Gli sportivi? In questo periodo non devono smarrire certe sensazioni...»

15.04.20 - 06:00
Chiacchierata con Giada Besomi, psicologa sportiva: «Dipende come ognuno di noi sceglie di affrontare questo periodo»
Keystone
«Gli sportivi? In questo periodo non devono smarrire certe sensazioni...»
Chiacchierata con Giada Besomi, psicologa sportiva: «Dipende come ognuno di noi sceglie di affrontare questo periodo»
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BELLINZONA - È la testa a dettare i ritmi della vita di ognuno di noi. Parte praticamente tutto da lì. Mai come in questo periodo il nostro cervello e in generale la nostra psiche sono stati messi a durissima prova: l'attuale situazione ha insomma riscritto la vita di tanti di noi, abituati ad altri ritmi e a una quotidianità diversa. Per cancellare quelle sensazioni di panico (cosa ne sarà di me tra qualche settimana?) bisogna cercare di occupare il proprio tempo in altro modo, "creandosi" dei riempitivi che possano perlomeno alleviare quel vuoto con il quale ognuno di noi in questo periodo sta convivendo. E poi ci sono gli sportivi, la maggior parte dei quali alle prese con allenamenti individuali. Senza sapere se e quando potranno tornare a gareggiare...

Abbiamo discusso di tutto questo con Giada Besomi, laureata in psicologia sportiva ed esperta di attività fisica e sportiva per persone disabili, in qualità di mental coach. «Anche tra le mura di casa si possono fare tantissime cose - le sue parole - Il mio consiglio è quello di organizzare la giornata inserendo diverse attività, svolgendo qualche esercizio fisico, leggendo qualcosa che si è lasciato in sospeso, cucinando oppure chiamando le persone a noi care. La cosa peggiore da fare è mettersi tutto il giorno sul divano a guardare la TV. È proprio così che i pensieri e le ansie bussano alla nostra porta. Potersi organizzare la propria giornata può regalare un po' di tranquillità in più a ogni singola persona».

Mai come in questo periodo molti si sono ritrovati a camminare nel buio... «Proprio così. Ogni persona è diversa, ognuno di noi gestisce le emozioni a modo suo. Ce ne sono alcune che nei momenti di noia hanno più inventiva e riescono a gestirli senza nessun problema. C'è poi chi, già abituato a convivere con ansie e paure, fa molta più fatica. Se poi pensiamo a quelle persone che già prima della crisi convivevano con delle problematiche in casa, ecco che la situazione attuale non può che accentuare il problema».

Tante persone hanno "scoperto" l'ansia e il panico proprio per colpa del coronavirus... «È un processo molto individuale. Dipende come ognuno di noi sceglie di affrontare questo periodo: tanti vedono soltanto il lato negativo - e quindi fanno molta fatica ad accettarlo - mentre altri riescono a reinventarsi riuscendo a trascorrere le giornate in maniera positiva, senza dar troppo peso a ciò che ci sta attorno. Come ho detto, ognuno ha la propria forza mentale».

In campo sportivo, ci sono tanti atleti che si stanno allenando senza sapere quando potranno tornare in azione... «Tanti sportivi d'élite hanno la loro palestra in casa e questo li aiuta a mantenere uno stato di forma accettabile. In questo periodo devono cercare di ricreare nella loro testa gli allenamenti, pensando alle sensazioni che vivono quando sono in campo. Non devono smarrire quell'abitudine mentale a cui erano abituati negli scorsi mesi, ecco perché dico che devono vivere molto d'immaginazione».

Prendiamo il numero 1 dello sport elvetico. Da quattro anni Federer lavorava sapendo che nell'estate del 2020 ci sarebbero state le Olimpiadi... «Roger ha così tante abilità che sono convinta sia in grado di metabolizzare una cosa del genere. Forse altri atleti hanno subito ancor di più il contraccolpo. In un batter d'occhio vedi anni e anni di duro lavoro e sacrifici svanire nel nulla. Non è facile gestire una delusione simile, ma bisogna saperlo fare. Come in tutti campi della vita...».

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