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SUPER LEAGUE«Club tutti sulla stessa barca: dopo questa emergenza credo che ci sarà più solidarietà»

16.03.20 - 22:02
La SFL ha sospeso ogni attività fino a nuovo ordine. Renzetti: «Scelta saggia, diamo fiducia alle autorità e ai medici»
TiPress
«Club tutti sulla stessa barca: dopo questa emergenza credo che ci sarà più solidarietà»
La SFL ha sospeso ogni attività fino a nuovo ordine. Renzetti: «Scelta saggia, diamo fiducia alle autorità e ai medici»
Angelo Renzetti, presidente del Lugano: «Ora bisogna pensare solo alla salute delle persone. Io sono “a cuccia”, leggo molto, faccio telefonate e lavoro da casa»
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LUGANO - Atteso quanto inevitabile, oggi è arrivato un nuovo giro di vite a tutto il calcio svizzero, intenzionato a fare la sua parte nella lotta alla diffusione del coronavirus. Preso atto delle nuove misure straordinarie valide in tutta Svizzera fino al 19 aprile - resteranno aperti solo i negozi di generi alimentari e le strutture sanitarie - la Swiss Football League ha prontamente preso posizione, sottolineando il sostegno alle decisioni del Consiglio federale.  Nel concreto stop agli allenamenti (per tutti), niente più amichevoli, tutto in stand by con effetto immediato e sino a nuovo ordine.

«In questo momento bisogna stare tranquilli, io sono “a cuccia”, leggo molto, faccio telefonate e lavoro da casa - esordisce il presidente del Lugano Angelo Renzetti, che non ha perso il sorriso - Parlando di calcio a questo punto non c’erano più le condizioni per andare avanti, è stato saggio sospendere anche gli allenamenti. Ora resta da definire la situazione legata agli Europei (che ormai sembrano destinati a slittare, ndr), ma adesso è chiaro che nessuno si allenerà fino al 30 aprile. Siamo tutti fermi, dopodiché si vedrà a che punto siamo».

La pandemia sta mettendo tutti alle strette.
«In questo momento è impossibile fare previsioni, bisogna solo pensare alla salute delle persone. Ora non penso alle ripercussioni economiche, perché siamo tutti sulla stessa barca. A livello di club invece, superata questa emergenza, credo ci sarà più solidarietà… una volta tanto. Tutti avranno dei problemi e si cercheranno soluzioni universali. È come un domino. Mancherà liquidità un po’ da tutte le parti. Questo però non solo alle società, ma anche alla gente comune e alle aziende. Tutti insieme si cercherà di aggiustare la situazione».

Tornando alle questioni di campo: i giocatori ora cosa faranno?
«Ai nostri abbiamo dato i “compiti a casa” per tenersi in condizione. Seguiranno delle indicazioni se e quando ricominceremo». 

Magari in estate per finire questo campionato…
«Rispetto all’hockey o altre attività costrette a chiudere, noi abbiamo ancora anche i mesi estivi da sfruttare. In più la finestra di dicembre e gennaio ci dà dei margini anche per il futuro. Insomma possiamo permetterci di aspettare e gettare la spugna all’ultimo momento, non già adesso».

Infine il pres lancia un messaggio.
«C’è chi si è accorto prima e chi dopo di questa situazione, ma è inutile cercare polemiche. Ora bisogna dare fiducia alle autorità e ai medici, cercando di risolvere questo problema. Una volta usciti dall’emergenza, si riaprirà un nuovo mondo in cui mi auguro remeremo tutti dalla stessa parte».

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COMMENTI
 

KilBill65 4 anni fa su tio
Caro Renzetti siamo tutti sulla stessa barca!!!...Auguri a tutti.....
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