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LUGANO«Le squadre svizzero-tedesche non vogliono giocare con noi»

07.03.20 - 16:04
A margine dell'amichevole tra Lugano e Chiasso hanno preso la parola i due mister Jacobacci e Lupi
Ti-press (Pablo Gianinazzi)
«Le squadre svizzero-tedesche non vogliono giocare con noi»
A margine dell'amichevole tra Lugano e Chiasso hanno preso la parola i due mister Jacobacci e Lupi
Molto probabilmente sabato prossimo vi sarà un'altra amichevole tra le due squadre
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LUGANO - Un test per non smarrire il ritmo partita e per tenersi pronti qualora i campionati di Super e Challenge riprendessero. Questo lo scopo dell'amichevole Lugano-Chiasso disputata nella giornata odierna in riva al Ceresio e terminata 2-1 in favore di Bottani e compagni.

«È stato un buon test, abbiamo fatto girare un po' tutti - le parole di Maurizio Jacobacci - Questo ha permesso a tanti giocatori di acquisire minuti di gioco, un aspetto positivo per tenere alto il ritmo. Attualmente, infatti, non ci resta che lavorare con professionalità. Cercheremo di disputare molte partite nel corso degli allenamenti per farci trovare pronti quando il campionato potrà eventualmente riprendere».

In questo periodo per i bianconeri non è facile organizzare amichevoli... «Tutte le squadre confederate ci evitano, avremmo dovuto giocare con il Lucerna ma le autorità cantonali lucernesi non hanno voluto. Sono misure discutibili: anche oltre San Gottardo ci sono parecchie persone contagiate e non capiamo perché bisogna evitare solo le squadre ticinesi. Ad esempio Zurigo e Kriens giocano una contro l'altra. Ad ogni modo, se le autorità cantonali non ce lo impediranno, sosterremo un altro test sabato prossimo con il Chiasso».

Queste, invece, le parole del mister del Chiasso Alessandro Lupi... «Dobbiamo sfruttare questo momento per aumentare l'intensità. Ringrazio il Lugano per la possibilità, per noi è stato un ottimo test. Visto lo stato attuale delle cose tocca noi allenatori tenere alta la concentrazione, organizzando allenamenti un po' alternativi. Il coronavirus? Bisogna dare la precedenza alla salute di tutti. Dobbiamo mettere in pratica tutte le norme che ci vengono fornite per cercare di contenere il contagio di questo virus».

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COMMENTI
 

francox 4 anni fa su tio
La separazione sone le alpi, non il confine. Come ai tempi della seconda guerra mondiale, il ridotto nazionale.

francox 4 anni fa su tio
Davvero non capite il perché?

Zarco 4 anni fa su tio
Risposta a francox
Ah, perché altrove in Svizzera nessun contagio?

MrBlack 4 anni fa su tio
Risposta a francox
Sarà solo perché abbiamo un tasso di contagiati in rapporto alla popolazione enormemente più alto?

francox 4 anni fa su tio
Risposta a Zarco
Conviviamo con 80000 lombardi.

francox 4 anni fa su tio
Risposta a Zarco
E continuano a raccomandare di contenere il contagio. Noi faremmo lo stesso.
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