Il presidente del Lugano ha commentato la partenza - verso il Giappone - dell'attaccante brasiliano: «Sono molto dispiaciuto per tanti motivi, non posso negarlo»
LUGANO - Con le valigie in mano dopo aver comunicato alla società la propria volontà di cambiare aria, Carlinhos Junior ha trovato in tempi brevi una nuova sistemazione, legandosi ai giapponesi del Shimizu S-Pulse. Tutti felici? Non proprio. Le tempistiche hanno costretto la società bianconera a vendere piuttosto in fretta, senza monetizzare quanto sperato dalla cessione del brasiliano, autore di 34 gol e 12 assist in 107 presenze con la maglia dei ticinesi.
«Sono molto dispiaciuto per tanti motivi, non posso negarlo - ha confermato il presidente del Lugano Angelo Renzetti - Dal punto di vista tecnico avrebbe potuto giocare con noi ancora almeno 2-3 partite, ma non se l’è sentita. Dopodiché c’è anche un danno economico. Di fatto va via per la metà del suo effettivo valore: non è uno scherzo. Anche se in questi anni ha fatto tanto per il Lugano, non posso essere contento. Sono arrabbiato e deluso, i contratti vanno rispettati».
Adesso il Lugano dovrà intervenire sul mercato, cercando (se possibile) un degno sostituto. «Per forza. Cercavamo già qualcuno, ma ora c’è un motivo in più. In entrata non possiamo fare tanti movimenti, possiamo farne uno e dobbiamo azzeccarlo. Servirà anche un po’ di fortuna. Ci sono problemi di ordine economico e di opportunità. Bisogna anche trovare qualcuno che vada bene per il nostro gioco. I contratti? Alla fine conta sempre la volontà delle persone. Si possono firmare mille contratti, ma poi bisogna anche volerli rispettare...».
Il pres Renzetti cosa vuole dire ai tifosi bianconeri? «Voglio dire che mi dispiace. Adesso, senza Vecsei e Junior, i nostri obiettivi sono cambiati. Anche Crnigoj è in partenza. Dobbiamo essere molto circospetti, tutti dovranno dare qualcosa in più».