Ennesima prova di forza di un Lugano che a Neuchâtel ha dovuto però fare i conti con tanta sfortuna
LUGANO - A Neuchâtel è sì arrivato un risultato utile – il terzo di fila in campionato – ma il Lugano ha molto da recriminare. I 15 tiri a 8 indicano soltanto a metà il dominio assoluto inscenato dai bianconeri nella sfida giocata sabato alla Maladière. Se ci aggiungiamo un gol annullato per fuorigioco, i due pali colpiti da Lavanchy e Daprelà e un paio di decisioni arbitrali discutibili ecco che il punticino raccolto in terra neocastellana non può che andare stretto al generosissimo team sottocenerino, il quale ha dovuto intraprendere la trasferta romanda senza praticamente un reparto (Bottani, Gerndt e Junior erano tutti out). La rete su punizione di Custodio (73') – che è andato a rispondere al punto iniziale di Nuzzolo (3') – ha ripagato solo in parte i bianconeri per l'enorme sforzo profuso nell'arco dei 90'.
Ma i motivi per cui sorridere non mancano: da quando Maurizio Jacobacci si è insediato sulla panchina del Lugano, molto è cambiato. Adesso i giocatori scendono in campo con maggior disinvoltura e i 10 punti conquistati nelle ultime cinque gare indicano che questa squadra ha poco a che fare con la lotta per la salvezza. Giusto guardare all’insù ed essere ambiziosi.
Lo Xamax resta una vera e propria bestia nera per il Lugano. I ticinesi non riescono proprio ad imporsi contro questa squadra: su sei gare di campionato – dal ritorno dei neocastellani nell'élite del calcio elvetico – sono arrivati soltanto quattro pareggi e due sconfitte.
Ad ogni modo il Lugano – staccatosi definitivamente dalla zona pericolosa della classifica (+11 sul Thun e +7 sullo Xamax) – proverà a chiudere al meglio l’anno solare domenica prossima, quando a Cornaredo arriveranno i campioni svizzeri dello Young Boys. L’ultima con Angelo Renzetti alla presidenza del club? Chissà...