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ZOLLIKERBERG«Köbi, un papà che non ha mai alzato la voce»

26.11.19 - 20:39
Pier Tami ha ricordato commosso l'ex selezionatore: «Kuhn, un signore. Faccio fatica a ricordare una sola occasione nella quale ci sia stata tensione all'interno dello spogliatoio»
Keystone (foto d'archivio)
«Köbi, un papà che non ha mai alzato la voce»
Pier Tami ha ricordato commosso l'ex selezionatore: «Kuhn, un signore. Faccio fatica a ricordare una sola occasione nella quale ci sia stata tensione all'interno dello spogliatoio»
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ZOLLIKERBERG – Quando Pier Tami è entrato nell'orbita della Federazione per guidare la Nazionale U18, nel 2003, lui era già lì. Era già il numero uno degli allenatori dell'ASF. Era quello che comandava e dettava le regole.

Non per questo, non per il suo potere o il suo status, Jakob Kuhn ha in ogni caso una sola volta interferito con il suo lavoro. Il tecnico ticinese si è anzi visto sostenere e spingere dal senatore Köbi, che ha dimostrato di apprezzarlo tanto da volerlo accanto a lui in panchina per un quadriennio fino al 2008.

«Io seguivo la mia selezione - ci ha raccontato proprio Tami - cominciai a collaborare con i "grandi" facendo dei report. Poi Köbi mi chiese di accompagnare la Nazionale nelle grandi manifestazioni e per me fu solo un onore».

Ha potuto vivere alti e bassi della truppa rossocrociata...
«E non ho mai avuto modo di vedere Köbi perdere la pazienza o alzare la voce. Molti sono bravi a fare da esempio dopo una vittoria. Lui ci riusciva pure dopo le sconfitte. Aveva un tale rispetto per il gioco...».

In molti lo hanno definito un papà.
«Penso sia corretto. Era una figura del genere all'interno del gruppo, che con i suoi metodi e modi aveva fatto diventare una famiglia. Non con le parole, non era una persona che parlava molto, ma con i fatti. Con quelli si era meritato un rispetto grandissimo».

Con un papà a volte si litiga.
«Ma, credetemi, faccio fatica a ricordare una sola occasione nella quale ci sia stata tensione all'interno dello spogliatoio. E ho vissuto con quella squadra un quadriennio. No, con Köbi intorno c'era sempre grande serenità. L'ho apprezzato molto. Sono sgomento per la sua morte: sapevo come tutti che aveva qualche problema di salute, ma per notizie del genere non si è mai preparati».

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