Trovata serenità grazie agli ultimi risultati, da qui a dicembre il Lugano vivrà due tour de force, dai quali dipenderà la composizione della rosa. E poi c'è sempre la cessione societaria...
LUGANO - La pausa per la Nazionale ha regalato un po' di tranquillità e concesso la giusta boccata d'ossigeno al Lugano il quale, spenti i malumori con il gioco e gli ultimissimi risultati - il pari contro Dinamo Kiev e il successo sul Sion - si sta preparando a un nuovo tour de force. Dalla prossima domenica, quando scenderanno in campo a Cornaredo contro lo Zurigo, i bianconeri giocheranno infatti sei volte in 20 giorni. Poi ci sarà un nuovo weekend di stop e via con l'ultima tranche di impegni: altri sei incontri dal 24 novembre (a Thun) al 15 dicembre (in casa con lo Young Boys). Rifiatare e sprintare - quando servirà - sarà dunque un obbligo fino alla sosta: quando si tireranno le somme e il gruppo potrebbe essere rivisto.
«La situazione è abbastanza chiara - ha raccontato Angelo Renzetti - Se non riusciremo ad allungare il nostro percorso in Europa League, durante il mercato di gennaio la rosa andrà sfoltita. Almeno due o tre elementi partiranno».
Autunno intenso, inverno da programmare e primavera... da scoprire. Spessissimo accompagnatosi, quando allo stadio, a Leonid Novoselskiy, nei prossimi mesi Angelo Renzetti dovrà decidere che fare della società.
«Vendere rimane un obiettivo, inutile negarlo, per il resto di novità sul fronte societario non ce ne sono. Il 60% delle quote rimane di mia proprietà e fino al 30 aprile posso entrare in possesso dell'altro 40%, attualmente in mano a Leonid».
Questo per trattare "in solitaria" con il fondo arabo già in contatto con Novoselskiy?
«No, a dire il vero io con il fondo non ho mai avuto alcun contatto. Se deciderò di tornare azionista unico sarà per avere la possibilità di muovermi liberamente davanti a un nuovo acquirente».