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COPPA SVIZZERAGrinta Celestini: «Non sono preoccupato, vado a Losanna per vincere con il mio Lugano»

13.09.19 - 15:03
Sabato, a Losanna, i bianconeri cominceranno il loro primo tour de force stagionale. Gli ultimi negativi risultati e una squadra ridotta all'osso sono dei problemi. Ma con fiducia...
TI-Press (foto d'archivio)
Grinta Celestini: «Non sono preoccupato, vado a Losanna per vincere con il mio Lugano»
Sabato, a Losanna, i bianconeri cominceranno il loro primo tour de force stagionale. Gli ultimi negativi risultati e una squadra ridotta all'osso sono dei problemi. Ma con fiducia...
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LOSANNA - Approfittato della pausa per ricaricare le pile e "respirare" dopo il periodo negativo vissuto in campionato, il Lugano è pronto per il suo primo tour de force stagionale. Per le sette partite - cominciando da quella di Coppa Svizzera a Losanna - che potrebbero segnare in modo significativo la sua stagione.

Con gli uomini contati, neppure Crnigoj e Gerndt saranno abili e arruolabili (e in porta giocherà Da Costa), Fabio Celestini tornerà in quella che a lungo è stata la sua casa.
«Tornare lì è sempre un po' speciale per me, in fondo ci sono stato per dieci anni - ha raccontato il mister bianconero in conferenza stampa - devo però dire che la concentrazione che abbiamo per il fatto di essere all'inizio di una serie di sette partite è più grande dell'emozione per un ritorno a Losanna. Vado lì per vincere con il mio Lugano».

Che si muoverà però a ranghi ridotti.
«Abbiamo gli uomini contati, siamo in sedici».

Anche nella passata stagione il Lugano attraversò un momento difficile.
«Ma adesso c'è molta più fiducia. L'anno scorso ero preoccupato perché eravamo partiti bene, con idee chiare, salvo poi vedere sgretolarsi tutto. Alcune gare presentano anche delle similitudini con il passato, ma in generale ero preoccupato perché stavamo ancora cominciando un percorso insieme. La mia idea era lì ma dovevo convincere i giocatori. E senza risultati era difficile. Quest'anno ho invece dovuto convincere meno i miei ragazzi a fare certe cose in campo. Il gruppo è con me da otto mesi e vedo tanta consapevolezza e progressi sia nella struttura offensiva che in quella difensiva. Insomma, sono molto più tranquillo. La pausa ci ha fatto bene, ci ha permesso di digerire i bocconi amari delle ultime settimane. Non meritavamo di fare 0 punti in quattro partite, anche se da allenatore non guardo mai solo il risultato».

Serve la scintilla?
«L'anno scorso un successo in dieci contro undici con lo Zurigo ci ha fatto fare un "clic". Ora abbiamo bisogno di questo, di una partita che ci faccia svoltare. Da lì in avanti, con la nostra importante struttura di squadra... Sono insomma fiducioso e ambizioso e questo perché vedo come si lavora in allenamento. Ci sono tutti i presupposti per far sì che settembre e ottobre portino grandi soddisfazioni. Non vogliamo rinunciare a niente, ma sappiamo che abbiamo grandi responsabilità. Soprattutto a livello mentale dovremo essere capaci di trovare le energie giuste ogni tre giorni. Il gruppo dovrà farlo. Un gruppo nel quale tutti giocheranno e tutti dovranno fare bene. Non ci basterà che in dieci diano il massimo. Abbiamo bisogno che tutti gli undici che sono in campo facciano delle partite per vincere».

Formazione obbligata?
«Ho in testa tre squadre. Una per Losanna, una per Copenaghen e una per il Lucerna. Penso siano le migliori, quelle che ci potranno permettere di vincere. I ragazzi sanno qual è il piano di battaglia per cinque settimane tanto tatticamente quanto a livello di spirito. Voglio spingerli a essere ambiziosi come squadra e individui».

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COMMENTI
 

GI 4 anni fa su tio
porta anche la valigia....sa sa mai....

cambiamainagota 4 anni fa su tio
siamo al capolinea
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