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SUPER LEAGUE«Lugano-Sion? Sto facendo gli scongiuri da quando abbiamo cominciato a parlare»

07.12.18 - 12:02
Trascinati da Kasami, i vallesani stanno vivendo un momento positivo. Degennaro: «I bianconeri hanno qualità e la possibilità di rialzarsi. Speriamo non dalla prossima partita»
Keystone
«Lugano-Sion? Sto facendo gli scongiuri da quando abbiamo cominciato a parlare»
Trascinati da Kasami, i vallesani stanno vivendo un momento positivo. Degennaro: «I bianconeri hanno qualità e la possibilità di rialzarsi. Speriamo non dalla prossima partita»
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LUGANO – Un punto nelle ultime quattro partite per il Lugano, tre vittorie consecutive per il Sion: si guardassero solo i numeri, la sfida di domenica a Cornaredo sarebbe già segnata. Eppure tra ticinesi e vallesani si preannuncia battaglia...

«Sto facendo gli scongiuri da quando abbiamo cominciato a parlare», ha ammesso ridendo Marco Degennaro, direttore generale dei biancorossi.

È però indubbio che voi stiate vivendo un buon momento.
«Devo essere sincero – ha aggiunto il dirigente vallesano – siamo in un momento positivo. E parlo di gioco ma anche di fortuna. Qualche settimana fa per esempio, una gara come quella contro il Lucerna (terminata 2-0, ndr) non l'avremmo vinta. A un certo punto infatti i biancoblù meritavano di pareggiare più di quanto noi di raddoppiare. Però il calcio va così: in un altro periodo gli episodi ci sarebbero stati contrari».

Un po' quel che sta capitando al Lugano.
«I bianconeri in questo periodo non stanno probabilmente raccogliendo quanto meritato. Ma davvero gli episodi fanno la differenza. La qualità in rosa non manca, come neppure la possibilità di rialzarsi in fretta. Magari proprio dalla prossima partita. Ovviamente spero per noi non sia così».

Come affronti un periodo difficile se hai un presidente vulcanico?
«I risultati contano tantissimo, inutile negarlo. Un peso importante lo ha in ogni caso il lavoro settimanale. L'ambiente. Lo spogliatoio. E mi pare che in Ticino ci sia grande serenità nonostante i successi tardino ad arrivare. Serve pazienza».

Voi avete svoltato, siete ripartiti, da quando Kasami si è risvegliato. Ed è stato schierato in un ruolo più offensivo.
«È vero. È giusto. Yakin ha avuto bisogno di qualche settimana per studiare, valutare e scegliere i giocatori. Per decidere gli undici – o i diciotto – su cui puntare. Una volta trovata la quadratura però ogni tassello è andato al suo posto. Ora abbiamo maggior fiducia e la fortuna... beh ce l'andiamo anche a cercare. Kasami, poi, non lo scopriamo certo oggi».

Pareva destinato a diventare un top player europeo. Poi si è un po' perso.
«È stato varie volte vicino al salto di qualità, che però ha sempre mancato. Ha tuttavia ancora l'età per fare una carriera importantissima e per tornare in Nazionale. Lavora sodo, è sempre preciso. Ha voglia. E le qualità tecniche e fisiche sono di primissimo livello».

Un lusso per il Sion.
«È qui e ce lo godiamo. La speranza è anzi proprio quella che, a suon di prestazioni, riesca ad attirare i grandissimi club. È sotto contratto: a quel punto, dopo aver ottenuto i risultati, il presidente potrebbe sedersi al tavolo delle trattative».

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