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SUPER LEAGUE«Vogliamo imitare il Lugano del 2016. La riabilitazione? Procede bene, potrei tornare per marzo»

30.10.18 - 12:18
Il Neuchâtel Xamax di Igor Djuric sarà impegnato domani sera a Cornaredo per gli ottavi di Coppa: «Proveremo a ripetere il cammino del Lugano che nel 2016, da squadra neopromossa, raggiunse la finale»
Keystone
«Vogliamo imitare il Lugano del 2016. La riabilitazione? Procede bene, potrei tornare per marzo»
Il Neuchâtel Xamax di Igor Djuric sarà impegnato domani sera a Cornaredo per gli ottavi di Coppa: «Proveremo a ripetere il cammino del Lugano che nel 2016, da squadra neopromossa, raggiunse la finale»
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NEUCHÂTEL - Igor Djuric è uno dei leader del neopromosso Neuchâtel Xamax. Attualmente ai box - dopo aver riportato nel mese di luglio  lo strappo di un legamento crociato con interessamento del menisco e del legamento interno - il ticinese sta lavorando duramente con lo scopo di tornare più forte di prima.

L'obiettivo è quello di rientrare per marzo, così da poter dare manforte ai suoi compagni nel momento decisivo della stagione. Nel primo scorcio di campionato la sua assenza si è fatta terribilmente sentire (il 30enne aveva potuto giocare solo il primo match vinto a Lucerna). 

Dopo un avvio di campionato difficilissimo, ora i neocastellani sembrano in ripresa tanto che - nelle ultime cinque gare - hanno ottenuto un successo, tre pareggi e una sconfitta. E mercoledì la squadra di Decastel sarà impegnata a Cornaredo per gli ottavi di Coppa Svizzera. Ed è proprio dal Lugano che la sua squadra vuole prendere esempio... 

Igor, come procede la riabilitazione?
«Proprio venerdì mi sono concesso la prima corsetta. Le sensazioni sono molto positive, per il momento il ginocchio non si è mai gonfiato e sta procedendo tutto secondo le aspettative. Le sei settimane con le stampelle susseguenti all'infortunio sono state difficili, ma ora guardo avanti. Se tutto procederà come deve per marzo potrò tornare a giocare. Poi starà all'allenatore decidere se farmi scendere in campo...». 

Il tuo Xamax, dopo un inizio di campionato in salita, è in ripresa...
«Esattamente. Ora in difesa giochiamo a cinque e siamo molto più coperti. C'è stato un periodo in cui incassavamo 4-5 gol a partita. Il mister ha dunque preferito cambiare sistema, che ora ci permette di essere maggiormente accorti dietro».

In un campionato così equilibrato non puoi permetterti di rilassarti un attimo...
«Proprio così. Vinci due partite e ti ritrovi a metà classifica. Attualmente ci sono tante squadre in pochissimi punti e il nostro obiettivo è quello di evitare gli ultimi due posti. Mancano tantissime partite, ma vista la classifica ci sarà da lottare fino all'ultima giornata». 

Mercoledì sarete a Lugano per gli ottavi di Coppa. Che partita ti aspetti?
«Il Lugano ha un'ottima squadra e cambiando allenatore ha ottenuto due vittorie di fila. Verremo a Cornaredo per vincere perché ci teniamo tantissimo a questa competizione. Sappiamo però come sono le partite di Coppa, davvero imprevedibili... Proveremo a ripetere il cammino del Lugano che nel 2016, da squadra neopromossa, raggiunse la finale...».

In passato hai giocato a Bellinzona, Chiasso e Lugano: quanto ti manca il Ticino?
«Sinceramente non mi manca. Sto davvero bene qui a Neuchâtel, la società mi vuole bene e ho un ottimo rapporto con i tifosi. Ho sicuramente dei bei ricordi del Ticino, Cantone in cui sono nato, ma ripeto ora sto bene qua». 

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