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SUPER LEAGUE«Vincere per rinforzare la nostra mentalità»

24.08.18 - 22:22
Il Lugano di Abascal si prepara all'insidiosa trasferta di Thun: «Mercato? La concorrenza interna deve essere la nostra forza. Palle ferme? Abbiamo avuto problemi: situazioni da analizzare e curare»
TiPress
«Vincere per rinforzare la nostra mentalità»
Il Lugano di Abascal si prepara all'insidiosa trasferta di Thun: «Mercato? La concorrenza interna deve essere la nostra forza. Palle ferme? Abbiamo avuto problemi: situazioni da analizzare e curare»
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LUGANO - Tornato al successo in Coppa contro il modesto Dietikon, compagine di 2a Lega Interregionale, il Lugano è atteso dalla trasferta di Thun valida per il quinto turno di Super League. Dopo l'allenamento odierno, svoltosi nuovamente sul sintetico per prepararsi alla sfida della Stockhorn Arena, mister Abascal ha parlato in conferenza stampa. Inizialmente, a tener banco, sono le domande legate al mercato, in entrata - in settimana sono stati ufficializzati Maric e Kryeziu - e in uscita.

«Con Maric abbiamo un uomo in più, un'opportunità in più - esordisce Abascal, che dovrà fare a meno di Gerndt e Piccinocchi - Per me è importante chi rimane, Ceesay ha fame e ambizione, sta ripagando la fiducia: in questo momento è avanti agli altri nel reparto offensivo. Le voci su Margiotta? Ha fatto molto bene a Losanna e ha caratteristiche diverse da tutti gli attaccanti nella nostra rosa. Se ci fosse l'occasione di portarlo qui, perchè no... Janko? Mi fido tantissimo di Mark, con cui ho un ottimo rapporto. Penso sia un giocatore importante che ci potrà dare tanto. In attacco Carlinhos si sbloccherà e abbiamo appena recuperato Bottani».

Per Gerndt lo spazio sembra sempre meno... «Ha giocato da esterno e da punta centrale, come "falso nueve" può essere in concorrenza con Bottani, Crnigoj e Junior. Ora è out qualche giorno poi sarà a disposizione, ma il mercato è il mercato... ».

Ora Abascal ha diverse opzioni e la concorrenza non manca... «Ho sempre avuto fiducia nel lavoro della società che voleva alzare il livello della rosa. Sono contentissimo di quanto hanno fatto per raggiungere questo obiettivo. Chi gioca deve mettere tutto in campo: adesso abbiamo tutti gli ruoli raddoppiati, o quasi. Tutto cambia da una settimana all'altra, la concorrenza interna deve essere la nostra forza».

Passiamo al Thun, avversario di domenica. I bernesi sono piuttosto in salute e si trovano a quota 6 punti, +2 sul Lugano. «Hanno vinto due partite sul sintetico, quindi - anche se non ce lo auguriamo - il fattore campo potrà fare la differenza. Sin qui hanno comunque subito gol in tutte le partite e questo è un aspetto che dobbiamo sfruttare rimanendo attenti dietro. Sarà importante anche approcciare bene la partita, non subendo reti avremo buone opportunità di fare risultato. Il Thun è una delle squadre più insidiose da affrontare, in questi anni sono sempre stati molto regolari».

Dopo il "pareggio-beffa" col GC - 2-2 al 95' con colpo di testa di Cvetkovic -, il Lugano dovrà fare ancor più attenzione alle palle ferme, vero tasto dolente di questo avvio di stagione. «Col GC per me abbiamo perso, quel punto é davvero poco. Alle palle ferme dovremo fare molta attenzione, abbiamo avuto problemi ma sono situazioni semplici da analizzare. Sono situazioni che si possono curare. Si sa che soprattutto negli ultimi minuti sono le situazioni più pericolose. Ora, con i nuovi innesti, abbiamo anche giocatori che questa gestione la possono fare in maniera più naturale».

Dopo le prime 4 giornate che idea ti sei fatto sul campionato che potrà fare il Lugano? «Il Lugano deve provare a vincere la prossima partita, pensare giorno per giorno. Chi fa calcoli e pensa più in là sbaglia. Chi pensa più avanti di Thun fa del male alla squadra. Andiamo a giocare una partita contro una delle squadre più scomode. Dobbiamo vincere per rinforzare la nostra mentalità. Non possiamo più perdere punti in partite come quella contro il GC dove siamo stati superiori».

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