Marc Juillerat, dirigente della SFL, ci ha aiutato a capire cosa accadrà allo stadio del Lugano da qui al 2021: «Data non prorogabile, ma se i lavori fossero già cominciati...»
LUGANO – I rumors sulla vendita del club hanno infiammato il giugno bianconero. Solo di voci però si trattava. Zittite quelle – soprattutto per la poca consistenza di chi avrebbe dovuto comprare – il Lugano si è messo al lavoro inseguendo le certezze. Certezze fatte di mercato, in ingresso e uscita, come anche di appuntamenti: la stagione è ormai davvero alle porte. A Cornaredo hanno però continuato a impegnarsi anche per il vero, grande, obiettivo di questo momento storico: la costruzione di una nuova casa, di un nuovo stadio. Di quell'arena che, dal 2021, dovrebbe accogliere tutti i tifosi.
Dovrebbe o dovrà? La SFL si è mostrata poco incline alle trattative, indicando il 30 giugno 2021 come data limite per edificare l'impianto.
«Attenendoci ai regolamenti, il nuovo stadio dovrà essere pronto per quel giorno – ci ha raccontato Marc Juillerat, Legal&Club Licensing Officer della Swiss Football League (ovvero il numero due della Lega) – Comunque sarebbe completamente sproporzionato non concedere la licenza al Lugano se, in quel momento, i lavori di costruzione fossero già cominciati».
Si potrebbe andare verso una proroga?
«Questo no, sempre stando ai regolamenti».
Il nuovo Cornaredo dovrà avere un numero minimo di posti?
«Certo. Se sarà uno stadio con soli posti a sedere, dovrà poter ospitare almeno 8'000 persone».
Ci sono installazioni o strutture, all'interno dell'impianto, che saranno necessarie?
«C'è una lunga lista di parametri che chi andrà a costruire lo stadio dovrà rispettare. Oltre a questi, riguardanti sicurezza, ospitalità di squadre e tifosi e spazi per i media, ci saranno ovviamente i classici regolamenti urbani di cui tenere conto. Accessi stradali, parcheggi...».
Tutto ciò consentirà alla nuova arena di essere perfetta per i match di Super League. Ma le partite internazionali?
«Le richieste della SFL sono abbastanza severe. Quindi, grazie a ciò, le moderne strutture di Super League hanno già le caratteristiche necessarie per ospitare gli incontri internazionali UEFA».
Lo stadio deve essere economicamente sostenibile per il Lugano?
«Se il club sarà parte della proprietà, la SFL dovrà controllare, attraverso il rilascio della licenza, se la costruzione è economicamente fattibile. Se invece il club sarà solo un locatario e non avrà rischi economici, allora i possibili profitti dati dall'arena saranno solo un aspetto secondario per la Lega».
Come SFL, controllerete i lavori durante lo svolgimento o semplicemente aspetterete il risultato finale, nel 2021?
«Il Lugano dovrà dimostrare, quando fornirà la documentazione per ottenere le licenze dei prossimi anni, che il progetto sta andando avanti, sostenuto dalle autorità. E che l'impatto finanziario sia tollerabile. Il progetto e la costruzione saranno seguiti dai nostri esperti. Loro saranno aperti a ogni domanda e imporranno dei correttivi. Se necessario».
Qual è il prossimo step, da parte del Lugano, che si aspetta la Lega?
«In merito alla costruzione del nuovo stadio, il club ha il dovere di tenerci regolarmente informati sulla collaborazione con le autorità e sullo stato di avanzamento dei lavori».