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NAZIONALE«La Svizzera sa soffrire e non dà punti di riferimento»

05.06.18 - 10:55
Mauro Lustrinelli, allenatore della U21 elvetica, ha parlato del suo incarico e della selezione di Petkovic: «Sono felice e orgoglioso. Mondiali russi? Girone tostissimo, ma...»
Keystone
«La Svizzera sa soffrire e non dà punti di riferimento»
Mauro Lustrinelli, allenatore della U21 elvetica, ha parlato del suo incarico e della selezione di Petkovic: «Sono felice e orgoglioso. Mondiali russi? Girone tostissimo, ma...»
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LUGANO - Nei ranghi della Federazione dal 2015 e recentemente confermato alla guida della Svizzera U21, della quale ha ereditato il timone in febbraio per continuare il lavoro di Heinz Moser, il ticinese Mauro Lustrinelli svolge un ruolo importante nel percorso di crescita dei giovani talenti che ambiscono a un posto nella Nazionale maggiore.

«Sono molto felice e allo stesso tempo orgoglioso di allenare la U21, è un onore e un piacere», spiega Mauro Lustrinelli, ex attaccante che in carriera ha indossato anche le maglie - tra le altre - di Bellinzona, Thun, Sparta Praga e Nazionale. «L’obiettivo fissato è chiaro, cercheremo di qualificarci per gli Europei 2021. Sarebbe un traguardo molto importante per i giocatori e per tutto il movimento calcistico elvetico. Le qualificazioni scatteranno a giugno 2019, c’è ancora tempo per pianificare e lavorare su ogni dettaglio».

Il lavoro è quello di porre le basi e allargare il bacino di giocatori per la Nati. «Sarebbe ideale. Si cerca sempre di portare avanti il numero maggiore di ragazzi. In questo momento, se guardiamo alle annate ‘96 e ‘97, ci sono già diversi elementi nel giro della prima squadra come Embolo, Zakaria, Elvedi ed Edimilson Fernandes. Sono quasi pronti anche Oberlin e Ajeti».

E a proposito di Nazionale maggiore, i Mondiali sono ormai alle porte. «In queste settimane di lavoro hanno messo benzina nella gambe, ora pian piano si andranno a ridurre i carichi, mancano ancora una decina di giorni per prepararsi al meglio».

Come hai visto la Svizzera contro la Spagna? «Bene, hanno dimostrato di saper soffrire. Strappare un pareggio in Spagna non è evidente (1-1, ndr), ha dato una bella dose di morale e fiducia a tutti».

Le Furie Rosse hanno controllato il gioco, ma la Svizzera ha colto un risultato positivo. «Era fondamentale affrontare un team come la Spagna per preparare il duello col Brasile. Si voleva “simulare” un po’ quel tipo di partita. Anche il Brasile è fortissimo tecnicamente e cercherà il possesso palla. A Villarreal la Svizzera ha mostrato la sua organizzazione di gioco».

In Russia, dopo l’esordio coi verdeoro di Neymar, per la Svizzera ci saranno i match contro Serbia e Costa Rica. «Il girone è tostissimo, sicuramente tra i più difficili. Ad ogni modo sono convinto che abbiamo le nostre possibilità per passare il turno».

L’attacco è sempre un tasto un po’ dolente in casa Svizzera. Da esperto in materia, come vedi il reparto offensivo rossocrociato? «Con la Spagna ho visto anche dei buoni movimenti. Quando siamo entrati in area siamo sempre stati pericolosi. Non abbiamo un bomber, un finalizzatore “fisso”, ma ci sono diversi elementi che possono risolvere le partite. La Svizzera non dà punti di riferimento e lo vedo come un punto di forza. A questi livelli poi conta l’efficacia: può bastare anche una mezza occasione. Anche difensori e centrocampisti possono decidere le partite».

Insomma l’unione fa la forza, e la Svizzera si è dimostrata un gruppo compatto agli ordine del comandante Vlado. «In un torneo come i Mondiali il gruppo è fondamentale. Si sta insieme 30-40 giorni, quando si vive bene lo si trasmette anche sul campo. Bisogna essere squadra e la Svizzera ha sempre dimostrato di esserlo, lo si è visto anche nello spareggio con l’Irlanda del Nord. C’è la capacità di soffrire».

Guardando le altre squadre qualificate ai Mondiali, chi sei curioso di vedere? «Negli ultimi tornei le squadre europee hanno sempre fatto bene, ora sono curioso di vedere se le sudamericane, in primis Brasile e Argentina, riusciranno a fare qualcosa di importante. Per il resto vedo molto bene la Francia, con dei giovani davvero interessanti», conclude Mauro Lustrinelli.

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COMMENTI
 

GI 5 anni fa su tio
"A questi livelli poi conta l’efficacia: può bastare anche una mezza occasione. Anche difensori e centrocampisti possono decidere le partite"....giusto poiché con certe punte.....
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