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I rossoneri, reduci dalla batosta nella finale di Coppa Italia, devono almeno "difendere" il posto in Europa League nelle ultime due giornate
MILANO (Italia) - «Per creare un ciclo serve la prima vittoria, speriamo possa essere la coppa Italia» aveva detto Bonucci alla vigilia della disfatta. Il 4-0 subìto dal Milan ieri all'Olimpico contro la Juventus ha certificato non solo che il ciclo rossonero non è partito ma che rischia di finire prima del tempo. con il bilancio della stagione che ad oggi è assolutamente deludente.
Le ultime due gare di campionato devono necessariamente garantire la partecipazione all'Europa League e già la sfida con l'Atalanta rischia di essere l'ultima spiaggia per questa squadra. Per diversi giocatori ma anche per lo stesso Gattuso. Ringhio si veste sempre d'umiltà e ricorda a tutti – e a se stesso – di essere un tecnico giovane, di fare “cappellate” e si prende le responsabilità degli insuccessi ma anche questo profilo basso potrebbe essere un boomerang. Ha rinnovato il contratto, vero, ma neanche questo lo mette in salvo da possibili rischi. Senza Europa potrebbe saltare anche la sua panchina. Gli scenari catastrofisti non sono solo figli del crollo nella ripresa contro la Juve o delle papere di Donnarumma, è tutto un progetto che potrebbe avere le gambe fragili.
Cosa serve è palese, a partire da un vero attaccante (anzi più d'uno) ma oltre a nuovi acquisti (e a cessioni che legittimano i dubbi su come sono stati spesi i tantissimi soldi investiti in estate) servono altre garanzie. E forse la garanzia tecnica è quella più urgente. Il futuro di alcuni big (o presunti tali) è quantomai incerto, da Donnarumma a Suso, passando per Bonaventura e lo stesso Cutrone. Forse è un nuovo ciclo che deve nascere. E forse Gattuso potrebbe non essere il condottiero ideale.
