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SUPER LEAGUELugano, salvezza nel mirino: «L'errore più grande sarebbe rilassarsi»

04.05.18 - 16:41
Il mister Guillermo Abascal ha lanciato la sfida in programma domani sera a Lucerna: «Dobbiamo rimanere attenti e concentrati». Bianconeri senza l'acciaccato Rouiller
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Lugano, salvezza nel mirino: «L'errore più grande sarebbe rilassarsi»
Il mister Guillermo Abascal ha lanciato la sfida in programma domani sera a Lucerna: «Dobbiamo rimanere attenti e concentrati». Bianconeri senza l'acciaccato Rouiller
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LUGANO - Reduce dal preziosissimo successo interno con il San Gallo, il Lugano di Abascal - salito a quota 38 punti, +7 sul fanalino di coda Losanna -, si prepara alla trasferta della Swissporarena. Domani sera contro il Lucerna, terzo a quota 46, i bianconeri cercheranno di dare seguito alla buona prova di Cornaredo e compiere un altro passo verso la sospirata salvezza.

«L'errore più grande che possiamo commettere è quello di rilassarci, il nostro peggior nemico siamo noi stessi - esordisce il mister Guillermo Abascal nella conferenza stampa della vigilia - È successo in occasione della sconfitta col GC, quando arrivavamo dalla vittoria di Sion e abbiamo sbagliato. Sappiamo invece di dover stare sempre attenti e concentrati, perché la minima distrazione ci fa malissimo. Dobbiamo ripeterci e fornire ancora una buona prestazione».

Attento e concentrato, il Lugano dovrà dunque sfruttare le proprie occasioni e concedere poco, anche nei minuti finali in caso di vantaggio... «Per vincere le partite non servono 5 gol, ma saper gestire il "timing". Bisogna gestire bene la palla e fare possesso, meno lo si fa e più si rischia. Non mi piace quando una squadra gioca palla lunga nei minuti finali. Mantenendo il possesso, gli avversari costretti a recuperare ti attaccano con frenesia e lasciano spazi da sfruttare. Queste sono situazioni che dobbiamo saper gestire "guardando lontano" e giocando a testa alta».

Con ancora 4 partite e soli 12 punti in palio da qui alla fine del campionato, il Lugano potrebbe festeggiare la salvezza già al termine di questo turno. Per farlo servirebbe un successo col Lucerna e il ko del claudicante Losanna contro lo Zurigo. Ci pensi? «No, dobbiamo concentrarci sull'approccio al match. Dobbiamo concentrarci sui tre punti, o almeno uno per continuare la nostra crescita a livello di gioco».

A Lucerna mancherà sicuramente lo squalificato Daprelà. Dopo aver rivisto le immagini del suo contatto con Aratore e appresa la decisione della SFL il popolo bianconerò si è un po' arrabbiato... «Siamo sorpresi dai tre turni di squalifica, ma sono situazioni che uno può controllare, si poteva fermare perché il fallo l'ha commesso l'altro. Daprelà è un giocatore importante, quando l’avevo visto da terzino non mi aveva convinto ma da centrale può darci tanto. Mancheranno anche Rouiller (contrattura, ndr) e lo squalificato Sabbatini. Amuzie invece è rientrato, è un ragazzo che deve crescere molto a livello tattico, ma può diventare un giocatore importante per questo campionato».

Lavori con la squadra ormai da qualche settimana, qual è il principale difetto del Lugano? «Nella mia analisi devo vedere anche ciò che non va, ma non parlo di difetti. Ci sono cose che si possono migliorare, abitudini di lavoro e della piazza. Resta il fatto che questa squadra ha fatto un grandissimo lavoro in questi 3 anni, fino ad arrivare in Europa. Come ho visto anche in Spagna l'Europa può pesare. Le squadre non abituate a giocarci corrono il rischio di retrocede. Senza tanta profondità in rosa e una buona gestione si soffre tantissimo».

Dopo un periodo turbolento il portiere del Lugano ha vissuto una settimana tranquilla... «L'ho già detto, possiamo sbagliare tutti. Io guardo come uno si allena, guardo anche come uno si comporta, il linguaggio del corpo: se è convinto e mi trasmette fiducia. Kiassumbua poi mi ha dato risposte sul campo. Il pubblico ha aiutato, domenica lo ha applaudito al primo intervento».

In questo momento Carlinhos Jr. è in grande forma: «"Troppo zucchero ti fa diventare diabetico", lo diceva Joaquín Caparrós, allenatore de Siviglia. Ad ogni modo Carlinhos è un giocatore importante, ma abbiamo bisogno di tutti. Molte occasioni le abbiamo create anche con gli inserimenti di altri giocatori, abbiamo diverse soluzioni per far male al Lucerna. Junior più libero di esprimersi? È brasiliano... Ha bisogno di libertà, di ballare (ride, ndr). A livello difensivo mi piace la linea uniforme, ma davanti mi piacciono i giocatori più "disordinati", più fantasiosi. Nel calcio moderno, molto "compatto", si difende in spazi ristretti. Ci vogliono giocatori che possono inventare qualcosa, Junior può cambiare la dinamica di una partita».

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