I bianconeri sono stati puniti dagli errori individuali. Dal canto loro i neocastellani raggiungono la massima serie sei anni dopo l'ultima volta
LUGANO - Nel fine settimana appena trascorso il Lugano è stato superato 4-3 al Letzigrund dal Grasshopper. Per Abascal si tratta della prima battuta d'arresto da quando è seduto in panchina.
Prima di questo ko esterno, il tecnico spagnolo era riuscito a racimolare quattro punti in due partite, in virtù della vittoria ottenuta a Sion e del pareggio maturato a Cornaredo contro il Thun.
Per l'occasione i bianconeri sono scesi in campo in quel di Zurigo con l'atteggiamento ideale e con il modulo tattico invariato rispetto alle ultime due uscite, ma non è bastato. Sulmoni e compagni hanno senza ombra di dubbio pagato caro le amnesie difensive, in particolare gli errori del proprio portiere Kiassumbua, in evidente serata negativa.
I ticinesi si sono ritrovati a rincorrere il risultato per tutto l'incontro e una volta raggiunto l'obiettivo – con il 3-3 arrivato all'87' con un'autorete di Cvetkovic – hanno regalato soltanto 1' più tardi il definitivo 4-3 agli avversari con Kodro, autore alla fine di una sontuosa tripletta. In precedenza Djuricin aveva aperto le danze (25'), dopodiché Junior aveva trovato l'1-1 al 38'. A inizio ripresa l'attaccante bosniaco aveva poi iniziato il suo show personale con i suoi due sigilli (48' e 61'), prima che ancora Junior su rigore trovasse il 3-2 (69').
Il Lugano ha così rivitalizzato un GC che non vinceva da ben otto turni: in sette partite le cavallette avevano ottenuto soltanto due punti, dovuti ai pareggi contro Zurigo e Losanna, perdendo contro YB, Thun, Basilea e due volte con il San Gallo. Oltre a questo il GC ha raggiunto proprio i bianconeri in classifica al settimo posto con 35 punti.
In Challenge League da segnalare la promozione del Neuchâtel Xamax nella massima serie sei anni dopo l'ultima volta. I neocastellani, che scenderanno in campo questa sera, hanno beneficiato del passo falso dello Sciaffusa e dei venti punti di vantaggio nella graduatoria per laurearsi campioni della lega cadetta.