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SUPER LEAGUESalvezza sì, Europa no: precedenti agrodolci per il Lugano

21.04.18 - 11:03
I bianconeri non retrocederanno ma, anche, non faranno altre gite continentali. La storia parla chiaro
Keystone
Salvezza sì, Europa no: precedenti agrodolci per il Lugano
I bianconeri non retrocederanno ma, anche, non faranno altre gite continentali. La storia parla chiaro
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LUGANO – Quanti punti servono per salvarsi? E la qualificazione alla prossima Europa League... davvero è del tutto sfumata? A sei giornate dalla fine è arrivato – ora sul serio – il momento per cominciare a fare qualche calcolo. Per guardarsi alle spalle, per chi teme per la conferma in Super League, o davanti, per chi spera in un traguardo prestigioso.

Rilanciato dai quattro punti raccolti contro Thun e Sion, e in attesa di sfidare il tremolante GC, il Lugano è in mezzo al guado: non abbastanza lontano dalla coda della graduatoria ma nemmeno troppo distante dal quarto posto. Deve provare a sprintare, questo sì, per poi vedere, tra tre-quattro giornate, quali alternative ancora gli rimangono.

Intanto, guardando agli ultimi dieci anni di campionato, i bianconeri possono cominciare a farsi un'idea di quel che potrebbe capitare loro. Certo ogni stagione fa storia a sé; i precedenti possono però aiutare a giocare con maggior serenità.

Già perché mai con 35 punti, ovvero quelli fin qui messi insieme dai ticinesi, una squadra è retrocessa. Dal 2008 in avanti la quota più alta necessaria alla salvezza è stata raggiunta proprio dal Lugano due anni fa. Zurigo ultimo (e bocciato) con 34 punti, bianconeri salvi con 35 grazie al 3-0 dell'ultima giornata rifilato al San Gallo. Oltre quell'occasione, per rimanere in Super è sempre servita meno fatica. Nel 2017 e nel 2015, rispettivamente Vaduz e Aarau scesero con 30 punti. Nel 2014 il Losanna ne fece 24. 26 il Servette l'anno precedente. Punteggi simili anche dal 2012 al 2008, a ritroso, campionati nei quali la penultima giocava lo spareggio con la seconda della serie inferiore. Xamax 26, San Gallo 31, Aarau 23, Vaduz 22, Thun 27. Con la storia dalla sua parte la truppa di mister Abascal può dunque giocare serenamente gli ultimi 540' di questo 2018: con qualche risultato positivo, cominciando dal Letzigrund questa sera, la salvezza non dovrebbe essere troppo difficile da raggiungere.

Diverso il discorso se si guarda a una (aritmeticamente possibile) rincorsa europea. Il recente filotto di sei sconfitte consecutive ha infatti quasi azzerato le possibilità del Lugano il quale, forse, solo vincendo sempre da qui agli ultimi fischi dell'anno potrebbe ancora sperare. Una conferma arriva prendendo in esame lo stesso periodo di tempo: ovvero dieci campionati. Dal 2008 in avanti solo in un caso una qualificazione alle manifestazioni continentali è arrivata totalizzando meno di 50 punti (il Thun nel 2011 ce la fece con 49). Per il resto sono serviti due volte 50 punti (2014 e 2017), una 51 (2012), una 52 (2015), una 53 (2016), una 55 (2013), una 56 (2008), una 58 (2010) e una addirittura 72 (2009). Cifre fuori portata per i bianconeri.

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COMMENTI
 

Indira69 6 anni fa su tio
Articolo fuorviante e portasfiga,l'unico imperativo categorico é:salvezza.Il resto sono i soliti discorsi di un giornalismo sportivo poco equilibrato che alle nostre latitudini spopola e destabilizza.Forza Lugano.
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