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SUPER LEAGUESion, rincorsa salvezza: «Rischiamo tanto, dobbiamo toglierci dalla zona di paura»

03.03.18 - 08:01
Marco Degennaro, dg dei vallesani: «Dobbiamo giocarci 13 finali, i match con Lucerna e Thun sono un crocevia importante. Carlitos e Lenjani? Bravi a farsi trovare pronti»
Keystone
Sion, rincorsa salvezza: «Rischiamo tanto, dobbiamo toglierci dalla zona di paura»
Marco Degennaro, dg dei vallesani: «Dobbiamo giocarci 13 finali, i match con Lucerna e Thun sono un crocevia importante. Carlitos e Lenjani? Bravi a farsi trovare pronti»
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SION - Ultimo della classe a -4 dal Thun dopo 23 turni di Super League, il Sion - partito con grandi ambizioni e la mente "impostata" su ben altri traguardi rispetto alla salvezza -, si trova costretto a lottare per la permanenza in Super League tra scossoni e difficoltà. Allontanato Gabri lo scorso 6 febbraio (il tecnico spagnolo ha raccolto la miseria di 4 punti in 8 match nel post-Tramezzani), i vallesani hanno dato qualche segnale di crescita con Jacobacci alla guida, ma nell'ultimo turno - pur giocando una buona gara - sono caduti in casa della capolista YB, attesa domani a Cornaredo. «L'ultimo risultato in effetti è stato un po' ingeneroso, ma si deve continuare a lavorare, senza pensare che il problema sia risolto con le ultime prestazioni - spiega schietto e sincero il dg del Sion Marco Degennaro - Bisogna dare il massimo per uscire da questa difficile situazione, non avverrà giocando bene solo di tanto in tanto. Non è sufficiente farlo per due-tre partite, serve uno sforzo e dobbiamo giocarci 13 finali».

13 partite ancora a disposizione: il tempo c'è ma non si può più perdere tempo. «Rischiamo tantissimo, in tutte le gare da qui alla fine servirà tanta determinazione. Siamo in una fase in cui bisogna essere concentrati e consapevoli della situazione. Così facendo avremo qualche possibilità di mantenere il posto in Super League».

Tutti, anche i giocatori, ora si sono resi conto della situazione. «Sì, l'idea è questa. Ora bisogna trasformarla in prestazioni settimanali di qualità».

Con Gabri al timone molti elementi erano stati messi fuori rosa saltando anche il ritiro a Catania. Dall'avvento di Jacobacci ci sono stati nuovi cambiamenti e, in particolare Carlitos e Lenjani, sono tornati a giocare con regolarità. Da indesiderati a titolari: una condizione non semplicissima. «Vero. Hanno perso tempo, allenamento e la preparazione col gruppo. Purtroppo i cambi al timone possono portare anche questo genere di inconvenienti. Si cambiano le abitudini quotidiane, la preparazione e tanto altro: molti aspetti cambiano, in questo caso anche determinate scelte tecniche. Ci è andata bene che in questo periodo i ragazzi si sono allenati da veri professionisti quali sono e, nel momento del bisogno, si sono fatti trovare pronti potendo già giocare una partita intera da titolari. Per fortuna non si sono persi e non sono stati abbandonati a sé stessi. Anche col gruppo degli "esclusi" abbiamo mantenuto allenamenti di alto livello che gli hanno permesso di rientrare. Giusto da parte loro farsi trovare pronti, anche perché una chiamata - dal proprio club o in sede di mercato - può sempre arrivare».

Guardando agli imminenti impegni, il Sion ha davanti a sé due match da bollino rosso al Tourbillon: domani arriva il Lucerna, domenica prossima il Thun per un scontro diretto da brividi. «Sì, è un crocevia importante. Proveremo a far valere il fattore campo: sono due match in cui dobbiamo capitalizzare. Il Lucerna con una buona serie di risultati si è tolto dalla zona calda e di paura, mentre il Thun è una diretta avversaria. La mia idea è che oggi ti salvi con un filotto di risultati positivi. Servirebbe anche a noi per riprendere confidenza, autostima e togliersi dalla zona di paura. Adesso però le parole contano poco, dobbiamo essere bravi sul campo e dimostrare di poterci salvare», conclude Marco Degennaro.

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COMMENTI
 

skorpio 6 anni fa su tio
Visto il comportamento di CC e figlio e la ridicola decisione di ridurne la squalifica, spero che vadano in B !!!!

Indira69 6 anni fa su tio
Vallesani con un piede in Challenge League,non essendo abituati a lottare per salvarsi sono i primi indiziati a scendere,personalmente non me ne dispiaccio,un po' di umiltà,dirigenza in primis, farà loro solo bene.

Loki 6 anni fa su tio
Intanto l’artefice di tutto questo continua a riceve beatamente il suo piccolo salarietto ...
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