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SUPER LEAGUE«Non mi aspetto sorprese, ma conferme di quanto stiamo facendo»

16.02.18 - 14:04
L'allenatore del Lugano, Pier Tami, si è espresso alla vigilia della sfida contro il Grasshopper
«Non mi aspetto sorprese, ma conferme di quanto stiamo facendo»
L'allenatore del Lugano, Pier Tami, si è espresso alla vigilia della sfida contro il Grasshopper
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LUGANO - Nella giornata odierna - venerdì 16 febbraio - ha avuto luogo a Cornaredo la consueta conferenza stampa pre-partita. Il Lugano ospiterà domani sera il GC (ore 19) nella sfida valida per il 22esimo turno di Super League. «Il Grasshopper è una squadra in salute e, di solito, quando passa in vantaggio è difficile recuperare perché la squadra difende molto bene», ha analizzato il tecnico dei bianconeri Pier Tami. «Le cavallette hanno inoltre delle pericolose ripartenze in velocità con elementi tecnicamente molto validi. Oltre a questo la società si è anche mossa in maniera intelligente sul mercato e questo significa che il GC ha ambizioni importanti».

La formazione ticinese ha iniziato il girone di ritorno come meglio non poteva, ovvero vincendo a Basilea per poi conquistare i tre punti anche a Cornaredo la settimana successiva contro il Sion... «Adesso l'importante è dare continuità al lavoro e alle prestazioni. Non abbiamo ancora raggiunto nessun obiettivo che ci eravamo prefissati e non possiamo abbassare la guardia adesso: sarebbe un errore che non possiamo commettere. Non mi aspetto sorprese ma conferme di quanto stiamo facendo. Ci sono ancora tante gare». 

Nelle ultime due sfide Alexander Gerndt ha dimostrato di poter essere decisivo risolvendole entrambe... «Mi auguro che anche lui riesca a dare continuità alle sue prestazioni. Non sempre potrà andare in rete ma voglio vederlo attivo nella conclusione, anche perché prima spesso non tirava nemmeno in porta. Ora la sua attitudine è cambiata e riesce anche a realizzare dei gol spettacolari».

È difficile far restare equilibrati i giocatori? «Guardate cosa succede altrove. Il Milan per esempio sembrava spacciato e nessuno credeva che la situazione potesse capovolgersi. L'Inter ha invece vissuto la situazione opposta. Non bisogna esaltarsi quando le cose vanno bene e nemmeno demoralizzarsi quando vanno male , visto che nel calcio le situazioni cambiano molto velocemente. Stiamo sul pezzo sapendo che il miglioramento non arriva da solo, ognuno deve metterci del suo».

 

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