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L'OSPITEBelve ferite alle porte di Lugano. «Da sbranare»

07.02.18 - 07:00
Sabato a Cornaredo arriverà il Sion, ultimo e fresco di cambio mister. Arno Rossini: «Fantastici a Basilea, se i bianconeri vinceranno saranno certi della salvezza»
Keystone
Belve ferite alle porte di Lugano. «Da sbranare»
Sabato a Cornaredo arriverà il Sion, ultimo e fresco di cambio mister. Arno Rossini: «Fantastici a Basilea, se i bianconeri vinceranno saranno certi della salvezza»
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LUGANO - Ci sono vittorie che possono far svoltare una stagione, darle maggior gusto e un significato più profondo. Ci sono risultati che, semplicemente, pesano più di altri. Tra questi va per forza di cose annoverato l'1-0 stampato dal Lugano a Basilea: successo voluto, cercato, meritato e... ottenuto. E con quei tre punti - per certi versi inaspettati - i ticinesi hanno reso un po' più solida la loro classifica.

Ma, tolta la forma, in sostanza quanto peserà quella gioia? Davvero, battuta in casa sua la prima della classe, i bianconeri possono ora guardare con occhi diversi al campionato? Per molti Gerndt e compagni devono ora puntare all'Europa. Qualcuno pensa ancora invece che sia meglio concentrarsi sulla salvezza...

«Quella partita, per quel che ha mostrato, può davvero cambiare la stagione del Lugano - è intervenuto Arno Rossini - ma in fondo anche quella del Basilea».

Andiamo con ordine. Cosa ha detto il match?
«Che i bianconeri sono stati tatticamente fantastici. Intelligenti. E che hanno messo in campo tutte le armi a loro disposizione. Sono stati aggressivi, ordinati, hanno giocato da squadra».

E i renani?
«Hanno forse un po' sottovalutato l'impegno, avevano forse la testa al City».

Da che punto si riparte?
«Da un Lugano che, a questo punto, può davvero rivedere i propri obiettivi. E non perché ha vinto, ma per il modo in cui l'ha fatto. Il gioco c'è. Le qualità ci sono. Il carattere non manca. Con i 90' del Sankt Jakob-Park i bianconeri hanno poi fatto il pieno di autostima. Adesso avranno una carica enorme».

Prima di cominciare a guardare davvero davanti a loro, i ticinesi devono superare un altro ostacolo: il Sion di... Jacobacci.
«Sarà un match delicatissimo, fondamentale. Una sconfitta "annullerebbe" la bella vittoria centrata a Basilea. Un nuovo successo renderebbe invece certa la salvezza e aprirebbe davvero nuovi scenari. Davvero a Cornaredo potrebbero cominciare a concentrarsi sulla rincorsa a chi sta loro davanti».

Se sconfitto il Sion non potrebbe più rientrare?
«No, non da -11. Dovrebbe cominciare a puntare, per la salvezza, su altre avversarie».

A proposito dei vallesani: l'esonero di Gabri è giusto?
«Era inevitabile, per quanto visto e per quanto raccolto. Certo è che licenziandolo adesso Constantin ha fatto un errore. Tale scelta sarebbe dovuta arrivare durante la pausa. Jacobacci, che è un ottimo allenatore e che al contrario del suo predecessore ha grande esperienza nel calcio svizzero, avrebbe almeno avuto tempo per lavorare».

Tempo che ora non c'è.
«Esatto. Maurizio ha giusto qualche giorno per tentare di dare la scossa. Gli servirebbero settimane per impostare la squadra secondo le sue idee e i suoi modi. Per rimanere in corsa per non retrocedere deve invece fare punti subito».

Il Lugano è lanciato. Il Sion è arrabbiato. Chi gioirà sabato?
«I vallesani sono come delle belve ferite: potrebbero essere pericolosi, ma solo se si lascerà loro la possibilità di alzare la testa. I bianconeri non dovranno tentennare: dovranno schiacciarli, sbranarli. Ma io sono fiducioso: se giocheranno come a Basilea vinceranno».

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