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L'OSPITE«Janko, rotto, “brucia” Gerndt. Mariani via? Non scherziamo, è determinante»

10.01.18 - 09:45
«Lugano, ti devi salvare». Per Arno Rossini le scelte di mercato condizioneranno la primavera dei bianconeri
Keystone
«Janko, rotto, “brucia” Gerndt. Mariani via? Non scherziamo, è determinante»
«Lugano, ti devi salvare». Per Arno Rossini le scelte di mercato condizioneranno la primavera dei bianconeri
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LUGANO – Tanto lavoro fisico e i nuovi dettami tecnico-tattici; ritmi da ritrovare, il ritiro romano e le amichevoli da affrontare... è questo un periodo intenso per il Lugano, impegnato a rimettersi in moto in vista della seconda parte di stagione. Più che alla sfida di inizio febbraio con il Basilea, molti sguardi, nel mondo bianconero, sono in ogni caso in questo momento orientati su altro. Sul mercato.

Già perché, prima di tornare a tirare ufficialmente calci a un pallone, c'è una matassa di trattative da sbrogliare, all'interno della quale molti di quelli che stanno lavorando a Cornaredo sono, loro malgrado, finiti. La rosa da sfoltire, qualche big - vedi Mariani – che potrebbe essere ceduto, qualcuno che potrebbe perdere il posto perché “chiuso” da eventuali nuovi arrivati... di elementi per distrarsi ce ne sono parecchi. E ciò di sicuro non farà sorridere mister Tami. Il più preoccupato, con i contratti in mano e qualche franco da far rientrare, è però in questo momento Angelo Renzetti.

«Da quando ha preso il Lugano, il presidente ha fatto grandi cose a livello gestionale e organizzativo – ha raccontato Arno Rossini - Non ha sbagliato un colpo e ha fatto crescere in maniera esponenziale il club, portandolo dalla metà della classifica di Challenge League fino all'Europa. Per questo, via il cappello».

Nel pallone però gli esami non finiscono mai. I prossimi, in bianconero, riguardano le nuove trattative. Il nome caldo è quello di Mariani...
«Mariani via? Non scherziamo. È un giocatore da tenere a tutti i costi».

La situazione non è semplicissima: il centrocampista è in scadenza. Quindi o gli si rinnova il contratto – a cifre importanti – o da inizio luglio potrà andare in qualsiasi altra squadra. E al Lugano non rimarrà nulla.
«Ripeto, Mariani è da tenere a tutti i costi».

Potrebbe essere ceduto immediatamente, per evitare di rischiare “rinnovandolo”. Così facendo qualche quattrino entrerebbe subito in cassa.
«Stiamo parlando di un elemento determinante. Il più importante, con il suo modo di stare in campo, la sua visione di gioco, le sue conclusioni da lontano, dell'intera rosa bianconera. Cederlo sarebbe una pessima mossa».

Il Lugano si indebolirebbe troppo?
«Il Lugano non è ancora salvo: a Cornaredo non devono commettere l'errore di credersi al sicuro. Per questo, per garantirsi la permanenza in Super League, il presidente Renzetti dovrebbe prima di tutto confermare i giocatori importanti che ha in rosa. Per dare tranquillità a tutto l'ambiente e rendere meno complicato il lavoro di Tami».

Il Sion non è vicinissimo.
«Sui vallesani non si può fare la corsa. Se a Christian Constantin girano le scatole compra tre giocatori fortissimi e rende molto più competitiva la sua squadra. Non dico che i biancorossi si salveranno sicuramente, solo che è meglio non considerarli come pericolanti. I bianconeri devono guardare a Thun e Lucerna, che non sono certo lontani. Meglio quindi che si battano al meglio delle loro possibilità».

Negli ultimi giorni si è parlato anche del possibile arrivo di Marc Janko. Bomber grosso ed esperto. Vale la pena?
«Io non lo prenderei, per diversi motivi».

Il primo, lasciaci indovinare, è l'età: l'austriaco ha 34 anni...
«No, le sue condizioni fisiche. L'attaccante ha giocato poco ed è infortunato. È logoro. È bravo, certo, ma già a Basilea era in fase calante. Non sono convinto che in sei mesi a Lugano possa lasciare il segno. Anche tenendo conto del fatto che, per recuperare la forma ottimale, un giocatore come lui, che pesa più di 90kg, impiegherebbe tanto, troppo tempo».

Altri motivi?
«Prendessero Janko, i bianconeri “brucerebbero” Gerndt. Ora, non so se lo svedese, che ha un contratto fino al giugno 2019, è in partenza; dovesse rimanere e si trovasse un rivale in rosa potrebbe però scomparire del tutto. Non stiamo parlando di un bomber di razza (6 reti in 26 presenze stagionali, ndr), questo è vero; generoso e disposto al sacrificio, il 31enne potrebbe in ogni caso fare comodo al Lugano. In più conosce l'ambiente ticinese e dopo i primi mesi di ambientamento non può che migliorare. Tra lui e l'austriaco io non avrei dubbi su chi puntare».

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