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SERIE AMilan depresso e in caduta libera, Gattuso: «Non sono io il problema»

24.12.17 - 17:46
Pasticcioni, inconcludenti, mortificati dal confronto con l'Atalanta: il ritiro non è servito e i rossoneri sono sempre più in difficoltà
Keystone
Milan depresso e in caduta libera, Gattuso: «Non sono io il problema»
Pasticcioni, inconcludenti, mortificati dal confronto con l'Atalanta: il ritiro non è servito e i rossoneri sono sempre più in difficoltà
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MILANO (Italia) - Neppure il ritiro è servito. La gara con l'Atalanta ha acuito i mali del Milan. Una squadra depressa nel morale e anche nel fisico, pasticciona, inconcludente, mortificata dal confronto con una formazione in grande salute come quella di Gasperini. Ora anche l'obiettivo Europa League comincia ad allontanarsi, un autentico schiaffo per le ambizioni sbandierate in estate dalla dirigenza rossonera.

La cura Gattuso non sembra aver rivoltato il Milan e, evidentemente, il problema non era Montella. La guida tecnica della squadra non incide sui risultati, che scarseggiavano prima e che continuano ad essere ancor più deficitari oggi. Vero che il Milan probabilmente non valeva lo scudetto o le primissime posizioni, ma certamente non è squadra da nono posto in classifica, in coabitazione peraltro con formazioni costate qualche centinaio di milioni in meno.

Ieri in conferenza stampa, dopo il sonoro 2-0 subito contro la Dea, Gattuso ha fatto mea culpa e ha sottolineato di non pensare minimamente alle dimissioni, nonostante i fischi fragorosi di San Siro. «Non sono io il problema, il fatto è che non siamo una squadra. Ci manca fame, malizia, cattiveria». Forse Ringhio credeva che la missione sarebbe stata più semplice, quando ha accettato la promozione nel ruolo di timoniere il mese scorso. Fatto sta che ora nel calderone c'è pure lui e la pazienza dei tifosi è ormai ai minimi termini. Se dovesse fallire anche con Inter in Coppa Italia e Fiorentina in campionato, la sua panchina potrebbe essere a rischio.

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