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SUPER LEAGUELugano, 30esima fatica: «Thun avversario peggiore. Gol fatti? Lì siamo insufficienti»

15.12.17 - 12:58
Pier Tami si prepara al match della Stockhorn Arena: «Arrivano da due vittorie strameritate, ma vogliamo i 3 punti». Il mister ha parlato anche di classifica, mercato e singoli giocatori
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Lugano, 30esima fatica: «Thun avversario peggiore. Gol fatti? Lì siamo insufficienti»
Pier Tami si prepara al match della Stockhorn Arena: «Arrivano da due vittorie strameritate, ma vogliamo i 3 punti». Il mister ha parlato anche di classifica, mercato e singoli giocatori
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LUGANO - Chiuso a quota 19 punti il girone di andata, il Lugano di Tami - reduce dalla sconfitta col Losanna - è chiamato a un’ultima fatica prima della sosta invernale: sabato alla Stockhorn Arena andrà infatti in scena il match contro il Thun valido per il 19esimo turno di Super League.

«La sfida col Losanna non era da perdere, ma ormai è fatta - esordisce il mister in conferenza stampa - Adesso iniziamo il ritorno contro il peggior avversario possibile, ovvero contro un Thun che arriva da due vittorie strameritate. Stanno bene, da quando hanno cambiato modulo passando dal 4-4-2 al 3-5-2 si sono rilanciati, ma andiamo là per conquistare la posta piena. Dovremo fare una gran bella prestazione».

Su un campo tradizionalmente ostico per i bianconeri. «È sintetico, cambia il gesto tecnico e loro dosano bene i passaggi, da questo punto di vista hanno un certo vantaggio».

In casa Lugano restano d’attualità i problemi in fase realizzativa. «Troviamo la via del gol con diversi elementi, ma se avessimo un giocatore che va in doppia cifra l'80% dei problemi di oggi sarebbero risolti. Non possiamo sempre attaccarci alla sfortuna, anche se con il Losanna sono stati colpiti 3 legni. Di occasioni ne creiamo sempre a sufficienza, ma nei gol fatti siamo insufficienti. Siamo migliorati a livello di risultati ma grazie alla fase difensiva. Col Losanna abbiamo incassato due reti regalate, poi nel secondo tempo abbiamo fatto quel che si doveva, ma è ancora insoddisfacente e insufficiente».

Attualmente penultimo a +2 sul Sion (di scena sabato a San Gallo), in caso di risultato negativo il Lugano potrebbe anche ritrovarsi all’ultimo posto alla pausa. «Alla pausa abbiamo 2 punti di vantaggio sull'ultima… i vertici del calcio svizzero vogliono però chi si giochi ora la prima gara del ritorno, ma lasciamo perdere questa polemica… Ad ogni modo la classifica è corta, con 3 punti in più sei a metà, con 3 in meno sei ultimo. Sarebbe brutto da vedere ma conta l'obiettivo finale. Quel che volevo era arrivare a Natale nel gruppo, con la possibilità di giocarsi tutto. Poteva andare meglio, ma anche molto peggio. Mi conforta come gioca la squadra».

Campionato, Coppa, Europa League: per il Lugano sono stati mesi molto intensi. «Stiamo preparando la nostra 30esima partita, considerando che col San Gallo visto il rinvio abbiamo giocato 3 volte... Non so quante squadre in Europa ne abbiano preparate così tante, nemmeno in Inghilterra. Spero per tutto l'ambiente che domani il lavoro venga premiato con i 3 punti».

Al ritorno saranno invece solo 17. «Potrò ricominciare ad allenare. Ora il preparatore atletico aveva la precedenza. Lavoreremo sui principi di gioco, non siamo ancora così affiatati. Dovremo riprendere il ritmo per giocare “solo” ogni 7 giorni. Meno partite non vuol dire che la strada sia spianata, non vorrei che nella mente dei giocatori subentrasse l’idea che sarà più facile».

In vista del ritorno Renzetti vuole sfoltire la rosa, sei d’accordo? «Al ritorno sulle 17 partire bisognerà fare delle scelte anche per il bene dei giocatori. C'è chi deve giocare per fare il prossimo passo, continuare un percorso di crescita. Sono d'accordissimo con il presidente.

Uno di questi potrebbe essere Marzouk. «Potrebbe essere una delle soluzioni. Marzouk si è scontrato con la realtà della Super League. Ha qualità, ma moralmente si è subito lasciato prendere. Ha fatto fatica dall'inizio a trovare il gol, poi sono arrivate le critiche e lo hanno segnato. C'è chi reagisce, lui invece l'ho visto andare in difficoltà. Serve pazienza, è un giocatore che può giocare in Super, ma non sempre il passo è automatico».

E a proposito di mercato in entrata? «Bisogna sfoltire, ci interessano solo giocatori che possano farci fare il salto di qualità. Non dobbiamo portare elementi tanto per fare. Prima punta? Sarebbe benvenuta, ma possiamo salvarci con questa rosa».

Contro il Losanna ha fatto discutere il rigore non assegnato per un intervento su Bottani. Tami ha l’impressione che verso le “piccole” come  il Lugano ci sia un trattamento diverso? «Nulla di nuovo. Non c’è tutte le partite, ma lo vedo nei cartellini gialli. Dopo 20’ abbiamo 3 giocatori ammoniti e questo pesa. Di rigori non parliamo, ma non dico niente di nuovo. Lugano scomodo? No, non voglio crederci e non voglio nemmeno buttare energie».

Due battute sui singoli. Culina, tra acciacchi e ricadute, non è tornato sui suoi livelli e manca a questo Lugano. «Deve ancora fare un po’ di percorso. Ha avuto delle ricadute e questo ti porta ad avere timori e dubbi. È un processo. Recuperabile? La risposta la sa solo lui. Ogni tanto lo vedo preoccupato, “sbagli un passaggio e ti tocchi il ginocchio anche se è guarito”. Penso sia una condizione di testa più che fisica».

Gli anni passano, ma Bottani resta un giocatore da “20 minuti”. Non riesce a trovare continuità. Sei arrabbiato? «Se non si arrabbia lui…Ha tante doti e qualità e forse dovrebbe darsi delle risposte. Bisogna vivere la propria professione e non accontentarsi. C'è chi consuma l'allenamento, fa tutto con grande impegno, fa quel che si chiede e non di più. C'è invece chi va oltre. Bottani da questo punto di vista è un po' minimalista. È un peccato ma forse anche un bene… altrimenti non sarebbe a Lugano. Ora gli manca quel “volume di gioco” fondamentale nel calcio moderno. Quando in preparazione c’erano i grossi carichi di lavoro era acciaccato, questo condiziona».

Infine un breve bilancio del girone d’andata. «Ora ho molti meno punti interrogativi rispetto al mese di giugno. La squadra c'è, gioca, sono contento di quello che abbiamo. Potevamo avere qualche punto in più, ma quelli che abbiamo sono strameritati. Dovevamo anche passare indenne la nuova esperienza in Europa League: sono orgoglioso dei 9 punti conquistati, ce la siamo giocata. Nel complesso valuto l’andata come un girone positivo, ora dovremo essere bravi a iniziare bene il ritorno», conclude mister Tami.

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