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SERIE A«Non ho bocciato nessuno»

10.12.17 - 08:00
L'allenatore del Milan Gennaro Gattuso si è espresso in merito ai rossoneri
«Non ho bocciato nessuno»
L'allenatore del Milan Gennaro Gattuso si è espresso in merito ai rossoneri
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MILANO (Italia) - «Mi aspetto rabbia, voglia, sappiamo dell'importanza della partita. Nel calcio ci stanno i momenti di difficoltà, voglio vedere che al primo schiaffo non ci abbattiamo e che riusciamo a reagire con vemenza e forza».

Finora di schiaffi però non ne ha preso solo uno il Milan di Gattuso. Dopo lo choc a Benevento con il gol di Brignoli è arrivato il ko con il Rijeka ma Ringhio gli dà meno peso: «Ho voluto dare minutaggio a chi aveva giocato meno. Al di là della prestazione qualcosa di positivo si è visto, Locatelli ha fatto una buona partita, Calabria per un'ora con una buona gamba. Rischiavamo di non fare benissimo, vediamo se domani i fatti mi daranno ragione».

Oggi c'è il Bologna di Donadoni: «C'è grandissimo rispetto nei confronti di Roberto, è un allenatore che quando c'è da dire qualcosa lo dice in faccia, è un allenatore preparato. Il Bologna è difficile da affrontare».

Una cosa Gattuso la vuol precisare, non ha bocciato André Silva e Calhanoglu: «Qualcuno ha strumentalizzato le mie dichiarazioni su André Silva. Vedo le qualità che ha, in partita si è visto poco, forse per colpa mia e della squadra. Gli chiedo di più perché può fare di più, come tutti i giocatori. Sono andato a vedere quello che hanno fatto i giocatori in carriera. Kalinic è uno che attaccava tanto la profondità, sempre sulla linea di fuorigioco. Kessie uguale. Calhanoglu ha avuto un problema al polpaccio e non l'ho mai allenato. E' un ragazzo forte, ha fatto grandi cose a Leverkusen. E' un giocatore back to back. Non è vero che ho detto alla società che André Silva e Calhanoglu devono andare via. Devo metterli nella migliore condizione e farli esprimere al massimo».

Il neo-tecnico rinnega la difesa a 3 di Montella e spiega: «La sensazione è che con la difesa a tre i meccanismi non sono perfetti. Ci vuole un po' di tempo, qualcosa dobbiamo cambiare. Sulla condizione non voglio offendere nessuno, c'è grande rispetto per Vincenzo e il suo staff, ma per giocare in un certo modo bisogna avere una gamba importante, saper scivolare in modo corretto. Tante volte stiamo in tre difensori contro un attaccante, questo non possiamo permettercelo».

Per lui sarà l'esordio a San Siro da allenatore del Milan: «L'emozione più importante è riuscire a vincere questa partita, sono concentrato su questa gara. Le emozioni mie passano in secondo piano. Ho giocato tantissimi anni a San Siro, nei momenti no anche io ho beccato qualche fischio. Domani abbiamo bisogno del nostro pubblico, spero non ci sia contestazione. Spero che avremo lo stadio dalla parte nostra, i ragazzi ne hanno bisogno».

Chiusura sulla società: «Parlo tutti i giorni con Mirabelli e Fassone, stasera arriverà Han Li. Sento una società vicina nei miei confronti, c'è un grandissimo rapporto, la sento molto presente».

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