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SUPER LEAGUE«Lugano ultimo ma pericoloso. Io con l'Italia? Il San Gallo non mi lascia andare»

15.11.17 - 12:27
Tra una battuta e un'analisi seria, Giorgio Contini ha raccontato il suo San Gallo, prossimo avversario dei bianconeri: «Sabato non potremo permetterci passaggi a vuoto»
Keystone
«Lugano ultimo ma pericoloso. Io con l'Italia? Il San Gallo non mi lascia andare»
Tra una battuta e un'analisi seria, Giorgio Contini ha raccontato il suo San Gallo, prossimo avversario dei bianconeri: «Sabato non potremo permetterci passaggi a vuoto»
CALCIO: Risultati e classifiche

SAN GALLO – Non è costante e subisce molte reti. I suoi sei successi in campionato – meglio ha fatto solo la capolista Young Boys – lo rendono in ogni caso temibilissimo. Il San Gallo, prossimo avversario di un Lugano in serie positiva ma pur sempre ultimo della classifica, è di quelli da prendere con le pinze. Partiti puntando alla tranquillità, con un gioco aggressivo (anche se non sempre propositivo) i biancoverdi hanno fin qui ottenuto molto dalla loro stagione, racimolando punti pesantissimi e guadagnando grande serenità. Certo non possono considerarsi “grandi” o salvi; Lopar e compagni hanno però messo insieme una classifica molto, molto importante, che permette loro di avvicinarsi con estrema tranquillità all'inverno.

«L'obiettivo di inizio anno era quello di completare un campionato importante, nel quale non aver mai il problema di doverci guardare alle spalle - ha commentato Giorgio Contini, allenatore al Kybunpark - Ci siamo confrontati, dentro lo spogliatoio, e ci siamo detti che si può arrivare tra le prime cinque della classifica».

Quarti e davvero staccati solo dallo Young Boys, per ora siete in media...
«Siamo contenti di quel che siamo riusciti a combinare fino a questo momento, anche se sappiamo che c'è ancora molto da lavorare. E che molto dobbiamo migliorare».

Vittoria a Sion, sconfitta con il Losanna, successo con il GC, ko a Lucerna: effettivamente ultimamente non siete stati perfetti.
«Non abbiamo ottenuto quanto volevamo. Non abbiamo giocato come volevamo. Da inizio anno il nostro percorso è stato positivo, è vero; non siamo in ogni caso ancora riusciti a fare il salto di qualità. E questo ci è costato qualche punto pesante».

In casa avete balbettato...
«Vero, ed è un peccato. Davanti ai nostri spettatori, con carattere e attenzione, dovremmo infatti sempre riuscire a ottenere il massimo. Non è stato così non per merito degli avversari, quanto piuttosto per colpa nostra».

La testa?
«Sì. Non siamo ancora abbastanza maturi per giocare a buon livello con grande continuità. Ve l'ho detto: dobbiamo ancora migliorare».

Al Kybunpark, sabato, ci sarà il Lugano.
«Un avversario che gioca bene e che ha qualità evidenti. È ultimo, ma anche molto pericoloso. Non potremo permetterci passaggi a vuoto, altrimenti sarà difficile superare i bianconeri. In ogni caso non guardiamo ai rivali: dobbiamo concentrarci sul "nostro"... pensare a fare al meglio quel che stiamo preparando in allenamento».

Per vincere ed evitare di fare la figura che ha fatto l'Italia, magari?
«Ho visto quel match. Ero deluso dall'incontro d'andata e sono rimasto a bocca aperta dopo quello di ritorno. Gli azzurri mi sono sembrati paurosi, con poche idee. Hanno buttato gran parte delle possibilità di andare in Russia non giocando a Solna».

La loro assenza renderà un po' più povero il Mondiale?
«Sicuro. La loro mancata qualificazione è un brutto colpo per tutti. Di solito l'Italia sa infatti dare il massimo quando la posta in gioco cresce: vederla in Russia sarebbe stato divertente. Adesso invece deve pensare a ricostruire».

Senza Ventura. Piuttosto... magari, in cerca di un allenatore, i dirigenti della FIGC faranno il suo numero.
«Il mio? No, no, non posso - ha chiuso ridendo Contini - il San Gallo non mi lascia andare: nel contratto non ho fatto mettere una clausola di uscita».

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