EUROPA LEAGUELugano d'Europa, è tempo di calare tutti gli assi sul tavolo

PLZEN (Repubblica Ceca) - In principio l'Europa League era considerata solo una bella avventura. Poi è divenuta un peso. Poi è stata l'occasione per il riscatto e ora pare - addirittura - potersi allungare fino all'anno nuovo.

Nelle ultime settimane, tra crisi e rinascita, il Lugano si è avvicinato con sensazioni differenti ai propri impegni continentali. Adesso che il peggio sembra essere alle spalle però, ora che la squadra ha ripreso a combattere e a far punti in Svizzera, le sfide fuori porta sono tornate ad avere un grande valore. Tanto più che il girone, visto all'inizio come estremamente complicato, sta invece rivelandosi modesto e autorizza dunque a sogni di gloria. Il Lugano quindi - che proprio battendo il Viktoria Plzen all'andata ha ricominciato a respirare - si presenterà sul campo dei cechi con il coltello tra i denti e grandissima motivazione. Non potrebbe essere altrimenti. E, d'altronde, sarebbe sbagliato se fosse diversamente. Già perché, pur non brillando, Hruska e soci sono infatti squadra di valore assoluto. Hanno individualità di primo piano, organizzazione e ambizione: il passaggio del turno era, anzi è, uno dei loro obiettivi stagionali.

«Perché dunque fin qui hanno faticato in Europa?» Chiederanno gli scettici. In realtà i cechi hanno reso meno del previsto in un solo incontro, proprio quello di due settimane fa contro i bianconeri, dove pure non dispiacquero totalmente. Per il resto hanno liquidato senza problemi in casa l'Hapoel Be'er Sheva e hanno perso a Bucarest contro la Steaua. Attenzione dunque a crederli demotivati o stanchi: farlo sarebbe il primo passo verso la disfatta. I bianconeri dovranno invece dare tutto e andare a tutta, tentando di costruire su una fase difensiva perfetta (o quasi) le loro fortune. Se sapranno frenare un rivale che ha affidato a Bakos e Krmencik le proprie speranze di graffiare, allora le possibilità di tornare a casa con qualche punto in tasca aumenterebbero a dismisura. E se punti fossero, il volto dell'Europa bianconera diverrebbe improvvisamente distesissimo.