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Il presidente bianconero Angelo Renzetti si è espresso in merito al nuovo attaccante in provenienza dallo Young Boys
LUGANO - Nella giornata di ieri - mercoledì 2 agosto - il Lugano ha messo sotto contratto l'attaccante che cercava da tempo: Alexander Gerndt.
Il 31enne svedese, in arrivo dall'YB, ha firmato un biennale con i bianconeri. «Siamo convinti della nostra scelta in totale accordo con l'allenatore», ha esordito il presidente Angelo Renzetti. «Abbiamo preso un giocatore d'esperienza e che conosce bene il campionato svizzero. Aveva tante richieste, ma lui voleva solo il Lugano: si tratta di un aspetto molto importante, da non sottovalutare, e questo ci lusinga».
Il suo bilancio con l'YB è di 108 presenze condite da 30 reti e 22 assist, tra Super League, Coppa Svizzera e Coppe Europee. «Negli ultimi tempi ha avuto degli infortuni che adesso sono stati risolti. Mi ha impressionato la sua empatia, così come la sua voglia di giocare a Lugano. Penso che sia il tassello che ci mancava e un elemento del genere è necessario in una squadra come la nostra. Nel reparto offensivo possiamo ora vantare quattro punte e sono indispensabili per fare fronte a tutti gli impegni che abbiamo».
Nella sua carriera Gerndt si è laureato nel 2010 capocannoniere del campionato svedese con l’Helsingborg grazie a un bottino di 20 reti e, oltre a questo, può anche vantare sei presenze – due reti – con la nazionale svedese. «Non voglio avere delle grosse aspettative perché poi ci si fa male, ma trovo che sia un giocatore polivalente. Mi aspetto che faccia crescere la squadra, se poi riesce anche a segnare le reti che realizzavano Alioski e Sadiku lo scorso anno ancora meglio. Non è però stato preso per questo, bensì per completare il gioco che pratichiamo attualmente. Porta al gruppo quell'esperienza di cui necessitava, è capace a tenere la palla, a fare salire la squadra, è abile a smistare e segna. Non eccelle in nessuna cosa in particolare, ma è bravo a fare tutto».
