Castigati da Puljic a Lucerna, i bianconeri - a secco di vittorie dallo scorso 22 settembre - masticano amaro fermi a quota 16 punti
LUGANO - Una sconfitta dolorosa, un doccia fredda in “zona Cesarini” che inguaia il Lugano, ormai a secco di vittorie dallo scorso 22 settembre e costretto ad incassare alla Swissporarena il terzo stop consecutivo. Con Mirko Conte al timone - Andrea Manzo scontava il primo turno di squalifica -, la banda bianconera si è arresa 2-1 in extremis ad un Lucerna tutt'altro che irresistibile, gettando (almeno) un punto alle ortiche.
C'è amarezza e rammarico dopo il ko "firmato" Puljic al 95': in fondo il Lugano, capace di reagire tutto sommato bene al gol-lampo di Costa (6') e dare vita ad una sfida equilibrata, avrebbe potuto e dovuto ottenere di più.
Costretti ad inseguire fin dai primi istanti, i ticinesi - nonostante un ritmo piuttosto basso - sono cresciuti con il passare dei minuti, rendendosi pericolosi con Aguirre (fermato a due passi dal gol dal reattivo Zibung): l’attaccante uruguaiano lotta e ci prova sempre, ma deve diventare più incisivo.
Dopo un primo tempo non particolarmente movimentato, nella ripresa l'ingresso di Rosseti - per l'evanescente Mizrachi - ha dato nuovi impulsi al Lugano, capace di impattare la contesa al 54' proprio con l'attaccante in prestito dalla Juve, autore di gol da vero rapace d'area di rigore. Inizialmente galvanizzati dal punto del meritato pareggio, i bianconeri si sono però (colpevolmente) via via spenti permettendo ai lucernesi di ritrovare energia e gettarsi in avanti per l'assalto finale, che ha dato i suoi frutti in pieno recupero lasciando la banda bianconera a mani vuote.
Solo qualche mese fa, un Lugano in fiducia e decisamente più frizzante, non si sarebbe probabilmente accontentato di un punto (poi sfumato), commettendo l'errore di dare troppo campo al Lucerna: su questo lo staff bianconero dovrà meditare. Ora i sottocenerini, fermi a 16 punti e scivolati all'ottavo posto, devono però dimenticare in fretta il ko di Lucerna e preparare al meglio il match col Vaduz in programma fra sei giorni nel Principato: sarà la classica sfida che “vale doppio”. Un'eventuale battuta d'arresto al Rheinpark contro il fanalino di coda (a -4 dai sottocenerini), farebbe scattare un campanello d'allarme.
Tra i singoli da annotare la buona prova fornita da Marco Padalino: l’ex difensore della Sampdoria molto spesso in questo campionato sta mettendo al servizio della squadra la sua enorme esperienza. Ieri a Lucerna è stato uno dei migliori.
Tra le note positive c’è pure la prova di Lorenzo Rosseti (entrato nel secondo tempo), al quale sono serviti soltanto nove minuti per infilare il punto dell’1-1. Se la classe di certo non gli manca al giocatore della Juve si chiede un po’ di continuità in più.
Meno brillante del solito Alioski, incappato in una giornata no. Perdonabile dopo i tanti gol messi a segno nelle scorse partite.