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Angelo Renzetti resta cauto in merito al cammino del suo Lugano. «Ora tutto funziona, vedremo quando affronteremo i periodi difficili. Alioski? Se la squadra gioca bene i singoli ne guadagnano»
LUGANO - 10 punti ottenuti in sette partite, tre vittorie conquistate - di cui due esterne - e la convinzione di potersela giocare con tutti. A Cornaredo, tenendo anche conto dei 5 punti di vantaggio che il Lugano può vantare nei confronti del Thun, ci si potrebbe anche esaltare ma il presidente Angelo Renzetti prova a tenere tutti sull’attenti.
«Nei momenti positivi è facile essere contenti e sorridenti, ma non è questo il momento di festeggiare - ha esordito - Sono molto contento del lavoro di Manzo, di come fa giocare la squadra e del gruppo che ha creato ma è ancora molto presto. Abbiamo giocato solo sette partite, vedremo come reagiremo quando affronteremo momenti più negativi e complicati».
Tutto giusto, però non vi era mai successo di avere 5 punti di vantaggio sull’ultima in classifica…
«Se per questo non ci era mai capitato di essere a 2 punti dalla seconda, tenendo conto che contro l’YB abbiamo anche vinto. Ma non è il momento di parlare di classifiche, ma di squadra, di collettivo. Abbiamo visto che, a parte il Basilea, possiamo giocarcela con tutti. Possiamo vincere contro chiunque ma possiamo anche gettare alle ortiche punti pesanti: col Vaduz e col Losanna è andata proprio così. Dobbiamo tenere conto che abbiamo inserito giocatori nuovi in una struttura già collaudata e siamo partiti da un nuovo allenatore».
Allora parliamo della squadra. A San Gallo si è vista una prestazione perfetta?
«Perfetti non lo si è mai, ma abbiamo giocato molto bene. La difesa ha giostrato più alta, andando ad aiutare il centrocampo. Lo stesso Piccinocchi ne ha guadagnato. Ovviamente in attacco potendo mettere in campo un duo come quello formato da Rosseti e Aguirre puoi fare male agli avversari. Ma non possiamo parlare di singoli… se il collettivo gioca bene ne guadagnano anche i giocatori stessi».
Non possiamo parlare dei singoli, ma Alioski diventa sempre più determinante…
«Ripeto non è il solo. Siamo una squadra di Super e tanti nostri giocatori potrebbero giocare titolari in quasi tutte le altre 9 formazioni del massimo campionato. Un esempio? Jozinovic, che veniva tanto criticato, sta trovando una condizione e un gioco da grande giocatore».
Si può sognare qualcosa in più della salvezza?
«Restiamo con i piedi per terra. Potremo trarre qualche conclusione al termine del primo turno, quando avremo giocato nove partite. Sarei felicissimo se avessimo questa classifica a Natale e in quel caso...».
In quel caso? Si punterebbe all’Europa?
«In quel caso proveremo ad alzare l’asticella: il mercato potrebbe aiutarci per diventare ancora più competitivi».
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