Grazie a un rigore trasformato nei recuperi l'intramontabile Francesco Totti ha regalato alla sua Roma il successo sulla Sampdoria
ROMA (Italia) - «Se sto così perché devo smettere? Se il fisico mi regge, la testa mi fa fare queste cose».
L'eroe di Roma è sempre e ancora lui, Francesco Totti. Entrato in campo nel secondo tempo, con la Roma boccheggiante e sotto per 2-1 contro la Sampdoria, il capitano ha ribaltato la partita. Assist per Dzeko e rigore decisivo per il 3-2 finale in pieno recupero. Cosa chiedere di più?
Totti però non si prende tutti i meriti («No no, la partita si vince in 11, io quando sono entrato ho cercato di dare il massimo come ho sempre fatto da 25 anni a questa parte riuscendo a ribaltare la partita ma è stata tutta la squadra a farlo») e riconosce che la Roma non è ancora al top («Non riusciamo subito ad entrare in partita, ma i match durano 90′»).
«La testa ti aiuta in tutto. Riesci a fare qualsiasi cosa in campo. È la prima volta che ho avuto un po’ di paura di sbagliare perché coronare questa partita con gol e assist sarebbe stato il giusto risultato ma non potevo sbagliare sotto la curva davanti al mio pubblico».
Quanto sembrano lontane le polemiche dello scorso anno con Spalletti: «È il campo che decide, l’ultima parola spetta al campo, se io sto in queste condizioni e la testa mi porta a fare questo perché smettere? Poi c'è stata la spinta del pubblico: come ha sempre detto il mister quando entro io la gente si esalta e mi acclama ed è normale che essendo romano e romanista ho una gran voglia di dimostrare di più».