Il presidente dello Zurigo ha parlato per la prima volta dopo la retrocessione: «Vinciamo la finale, poi programmeremo il futuro. Non vendo»
ZURIGO – La delusione per la clamorosa retrocessione in Challenge League è ancora grandissima. A Zurigo non sono infatti ancora riusciti a digerire il verdetto di un campionato che, partito accompagnato da grandi propositi, si è invece rivelato un vero e proprio incubo. Tra i più tristi della piazza c'è Ancillo Canepa, che dei biancoblù è il presidente, oltre che l'uomo nel mirino. Il numero uno del Letzigrund è infatti stato additato dai tifosi come il massimo (se non l'unico) responsabile per la caduta nella serie cadetta.
«Un'analisi critica di quanto capitato sarà fatta dopo la finale di Coppa contro il Lugano – ha ammesso proprio il manager 63enne in conferenza stampa – Da lunedì ripenseremo le strutture del club e promuoveremo decisioni personali. Vista la situazione ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità. Io per primo. Al momento però non chiedetemi di vendere, perché non è mia intenzione farlo. Cedere il club, in futuro, è però assolutamente possibile. D'altronde già in passato mi sono arrivate delle offerte per l'acquisizione, soprattutto dall'estero».
Canepa ha poi guardato al futuro prossimo, alla finale di Coppa Svizzera: «Un obiettivo primario, importantissimo. Abbiamo la possibilità di vincere uno dei due trofei che ogni anno si assegnano in Svizzera e per ogni giocatore giocare una finale è un momento altissimo della carriera. E poi varrebbe la qualificazione all'Europa League. Quel match potrebbe insomma segnare una svolta. Da quello dovremo ripartire, cercando di costruire una squadra che, l'anno prossimo, riesca a tornare subito in Super League. Con mister Forte? Vediamo che succede in Coppa».