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SUPER LEAGUE«Retrocessione? Dico Zurigo, ma se il Lugano non dovesse fare almeno un punto a Vaduz...»

19.05.16 - 14:29
Davide Morandi si è espresso a proposito della volata salvezza: «Il vero nuovo Zurigo di Forte lo vedremo a Sion»
«Retrocessione? Dico Zurigo, ma se il Lugano non dovesse fare almeno un punto a Vaduz...»
Davide Morandi si è espresso a proposito della volata salvezza: «Il vero nuovo Zurigo di Forte lo vedremo a Sion»
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LUGANO - Sarà il Vaduz, il Lugano o lo Zurigo a retrocedere? I prossimi 180' di gioco ci forniranno la risposta. L’ultima giornata ha detto che il Vaduz è molto vicino alla salvezza, mentre le formazioni di Zeman e Forte sembrano destinate a lottare sino all’ultimo secondo per ottenere la permanenza in Super League.

Come vede l’intricata bagarre l’ex tecnico del Lugano Davide Morandi? «A meno che non perda domenica con il Lugano e poi vada fare harakiri al Letzigrund all’ultima giornata reputo il Vaduz molto vicino alla salvezza. A questo punto penso che la candidata numero uno alla retrocessione sia lo Zurigo».

Il nuovo Zurigo di Forte ammirato lunedì sembra tutt’altro che rinato: «Il San Gallo ha giocato una grande partita. Non ci può essere un cambiamento radicale dopo soli due allenamenti. Sarà curioso constatare come giocherà domenica a Sion dopo un’intera settimana di lavoro. Attenzione però poiché il Tourbillon è uno dei campi più tosti».

Mentre i tigurini saranno di scena in Vallese, il Lugano si giocherà una bella fetta di salvezza a Vaduz: «L’importante per i bianconeri sarà non perdere poiché se lo Zurigo dovesse andare a Sion anche solo a pareggiare rischierebbe di inguaiare il Lugano, rendendo così l’ultima giornata nettamente a favore dei tigurini. Contro un Vaduz già salvo non penso che gli zurighesi faticherebbero più di tanto a ottenere la posta piena e, in quel caso, anche gli eventuali tre punti del Lugano con il San Gallo sarebbero inutili (la differenza reti è nettamente a favore della squadra della Limmat, ndr)».

Che Lugano hai visto con lo Young Boys? «Non ho visto un grandissimo Lugano. Dopo il gol di Alioski non ha quasi più tirato in porta. Si sono difesi molto bene in maniera compatta, ma sul piano offensivo hanno fatto troppo poco. I tre gol in sette minuti? Quando lo Young Boys ha deciso di accelerare un attimo non c’è più stata gara».

Un nuovo allenatore quali corde deve toccare in una realtà, come quella zurighese, dove le cose stanno andando a rotoli? «In una situazione difficile come quella in cui è arrivato Uli Forte la prima cosa da fare sono i colloqui individuali con ogni singolo giocatore per tentare di capire cosa c’è che non va. Poi, in un secondo momento, bisogna creare entusiasmo. A Zurigo però non è facile. La cosa migliore sarebbe quella di andare via qualche giorno, magari in cima a una montagna per riordinare le idee».

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