Cerca e trova immobili

COPPA SVIZZERANiente spocchia per Zeman: «E da Lucerna il suo Lugano può rinascere»

02.03.16 - 10:31
Secondo Arno Rossini la sfida della Swissporarena potrebbe essere il crocevia della stagione dei bianconeri: «Una vittoria e si caricherebbero per il match contro il Basilea»
Niente spocchia per Zeman: «E da Lucerna il suo Lugano può rinascere»
Secondo Arno Rossini la sfida della Swissporarena potrebbe essere il crocevia della stagione dei bianconeri: «Una vittoria e si caricherebbero per il match contro il Basilea»
CALCIO: Risultati e classifiche

LUCERNA - Ancora poche ore e lo spettacolo comincerà. Ancora poche ore e, a Lucerna, il Lugano proverà a scrivere una pagina di storia. Contro i biancoblù, la truppa di mister Zeman rincorrerà il sogno dell'accesso alla finale di Coppa Svizzera, traguardo ambito, prestigioso, remunerativo.

Già ma quante possibilità hanno, davvero, i bianconeri, di accedere all'ultimo atto della manifestazione a eliminazione? Fino a questo punto hanno sempre vinto grazie anche a un sorteggio fortunato. Alla Swissporarena incontreranno però, per la prima volta, un avversario di pari rango...

«Ho seguito con attenzione gli ultimi match disputati dal Lucerna - è intervenuto Arno Rossini - ho visto una squadra in grande difficoltà. Un gruppo con dei problemi, vedi il recente licenziamento del vice allenatore, e assolutamente battibile. Sono convinto che il Lugano possa vincere e vedere il cartello "Zurigo" (dove si disputerà la finale, ndr) sulla strada».

Balbettanti in campionato, per ora ottimi in coppa. I ticinesi stanno vivendo una stagione paradossale. Per assurdo, visto che la finale si disputerà al termine della Super League, i bianconeri potrebbero retrocedere e poi alzare un trofeo.
«No, no, dai: il Lugano non finirà in Challenge League. Non può farlo. Squadre come il San Gallo o lo stesso Lucerna non lo superano in quanto a qualità». 

Eppure, in una prima parte di 2016 sulla carta non impossibile, la truppa di Zeman ha raccolto pochissimo. E ora è attesa da un ciclo infernale.
«Credo che il confronto di Coppa possa rivelarsi un vero e proprio crocevia per la stagione bianconera. In caso di successo, il Lugano potrebbe infatti fare il pieno di entusiasmo e ripartire di slancio. Dalla qualificazione alla finale Piccinocchi e compagni potrebbero trarre le energie, soprattutto mentali, per risalire la classifica». 

Nel weekend a Cornaredo arriverà il Basilea.
«Proprio di questo parlavo. Battessero il Lucerna, sono sicuro che i bianconeri troverebbero la carica per mettere in grande difficoltà i renani. La squadra rossoblù è una rivale contro la quale ci sarà poco da perdere. Anzi, magari distratta dall'Europa League, potrebbe anche cedere il passo». 

Come si vince a Lucerna?
«I biancoblù hanno praticamente sempre preso gol in questa stagione. Credo che Zeman rischierà molto. Chiederà ai suoi di pressare alto così da mandare in difficoltà gli esterni difensivi e i due centrali avversari». 

La spregiudicatezza è un po' un marchio di fabbrica per il tecnico boemo. Lui stesso ha ammesso di non guardare troppo ai rivali.
«È il suo modo di intendere il calcio. La sua filosofia. Non penso abbia mai detto molto riguardo alla squadra da affrontare».

Come se non fosse importante...
«Ma no, non c'è spocchia in questo atteggiamento. Il mister non è altezzoso... lui è fatto così. Credo poi che, con il tempo, abbia un po' ammorbidito le sue posizioni, abbia regalato un pizzico di equilibrio alle sue creature».

Niente più Foggia dei miracoli o Pescara?
«Due capolavori. Forse irripetibili. No, io vedo, parlando del Lugano, un gruppo che pur mantenendo geometrie simili in attacco, pressa meno rispetto alle ex truppe del mister. Nella fase difensiva e in quella di transizione il tentativo di recupero palla è più prudente, questo anche a causa della mancanza di un uomo d'ordine a centrocampo». 

Tachtsidis?
«Il mercato non ha dato molto al boemo. E poi ci sono gli infortunati: Malvino, Datkovic... Ecco, questo è un vero problema».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE