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SUPER LEAGUEDatkovic: «Lucio è un esempio, Kovacic un talento eccezionale. Futuro? Vorrei rimanere a Lugano»

12.02.16 - 09:01
Con il 22enne difensore croato, assente per squalifica contro il Vaduz e non ancora al meglio fisicamente, abbiamo parlato di passato, presente e futuro
Datkovic: «Lucio è un esempio, Kovacic un talento eccezionale. Futuro? Vorrei rimanere a Lugano»
Con il 22enne difensore croato, assente per squalifica contro il Vaduz e non ancora al meglio fisicamente, abbiamo parlato di passato, presente e futuro
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LUGANO - Strapazzato dal Vaduz nel doloroso “esordio” del girone di ritorno, il Lugano di Zeman tenterà di risollevarsi questo weekend - l’avversario sarà il Thun di Saibene - ma per farlo avrà bisogno innanzitutto di una difesa meno vulnerabile. Scontata la giornata di squalifica che gli ha impedito di scendere in campo contro la compagine del Principato, il croato Niko Datkovic - pilastro praticamente inamovibile della retroguardia bianconera nella prima parte di campionato - salterà molto probabilmente anche la gara contro i bernesi, a causa di qualche acciacco fisico.

«Mercoledì ho ripreso ad allenarmi (a parte, ndr), ma non sono ancora al 100% - ha esordito Datkovic - giorno dopo giorno valutiamo la situazione, sabato spero di poter essere a disposizione del mister, ma ho ancora un leggero fastidio al tendine d’Achille della gamba destra: in questi casi non bisogna mai affrettare i tempi di recupero».

Contro il Vaduz l’assenza di Niko si è fatta sentire. «Non penso che un singolo giocatore possa fare la differenza più di tanto, si vince e si perde tutti insieme. In settimana abbiamo analizzato gli errori e sappiamo di dover migliorare. Le prime partite sono contro delle dirette avversarie per la salvezza, ma tutte le gare sono importanti e le dobbiamo affrontare con il coltello tra i denti. Certo con la sconfitta contro il Vaduz ci siamo complicati un po’ la vita: il campionato però è ancora lungo e i risultati arriveranno, sono fiducioso».

Il centrale croato gode della massima stima di mister Zeman: «Con lui ci si allena molto intensamente, ma il lavoro paga. All’andata mi ha dato molto fiducia, spero di poter continuare così». E sull’arrivo di Malvino. «Matias è un giocatore bravissimo, ci potrà dare una grossa mano», ha aggiunto il 22enne.

Al suo primo anno in Super League, Datkovic si è dovuto confrontare con una nuova realtà, un nuovo “tipo di gioco”: «Il campionato svizzero propone un calcio più divertente e “aperto” rispetto a dove ho giocato in precedenza (Italia e Croazia, ndr). Non si pensa solo alla tattica, ci sono più reti e occasioni da gol, è un calcio ideale per il pubblico. L’attaccante più forte che ho marcato quest’anno? Franck Etoundi, giocatore dello Zurigo».

In Ticino dalla scorsa estate, Datkovic si è ambientato benissimo. «Qui a Lugano è tutto molto bello, sono davvero felice. Qualche anno fa ero venuto in Ticino con la Nazionale croata per giocare un’amichevole, ero rimasto incantato dal paesaggio: all'epoca pensai che un giorno sarebbe stato stupendo poter giocare in Svizzera. A Lugano poi ho trovato un gruppo stupendo: il migliore in cui sia mai stato. Inoltre ho la fortuna di condividere ancora lo spogliatoio con Culina, con il quale ho un rapporto speciale. Io e Antonini siamo cresciuti insieme nelle giovanili del Rijeka, poi abbiamo giocato in prima squadra, in seguito in Italia nello Spezia e ora qui: è un grande amico».

Nelle selezioni giovanili della Croazia, il centrale bianconero ha avuto l’occasione di giocare al fianco di elementi di assoluto valore. «Kovacic, Brozovic, Rebic e molti altri: giocatori che ora militano in squadre come Inter e Real Madrid. Di Mateo (Kovacic, ndr) posso dire che era ed è tuttora un talento indiscutibile, dotato di tecnica sopraffina e con una visione di gioco eccezionale. Inoltre è una persona splendida… un ragazzo d’oro».

Come difensore, anche Datkovic si ispira a qualcuno. «Ho sempre ammirato Lucio (ex Bayern Monaco e Inter, ndr), era il mio idolo». E sul futuro… «Dove mi vedo tra 5 anni? Non guardo mai troppo in là, preferisco lavorare sul campo e concentrarmi sul presente. Ora sono in prestito a Lugano (dal Rijeka, ndr), mi piacerebbe rimanere, ma non sta a me decidere: i bianconeri potranno riscattarmi anche se non conosco l'eventuale cifra… vedremo cosa accadrà», ha concluso Niko Datkovic.

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COMMENTI
 

jena 8 anni fa su tio
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