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L'ad bianconero ha parlato all'assemblea degli azionisti: "L'inizio è stato più difficile del previsto: è un anno un po' particolare"
TORINO (Italia) - “Hernanes è arrivato in extremis, non era una prima scelta, non abbiamo mai pensato di aver portato a casa un fenomeno. La sua cessione ha comunque generato una minusvalenza all'Inter”. Al termine dell’assemblea degli azionisti della Juventus ha parlato Beppe Marotta, per spiegare all’auditorio il perché di alcune mosse di mercato: "È un anno un po' particolare. C'è stato un rinnovamento profondo, ma non una rivoluzione, un'evoluzione dovuta a fattori diversi. Volevamo abbassare l'età media della rosa".
Siamo partiti con difficoltà - ha continuato Marotta - gli infortuni hanno condizionato le scelte di Allegri. Tevez già lo scorso gennaio ci ha detto che voleva tornare in Argentina. Non c'era alcuna possibilità di trattenerlo. Ci ha chiesto cortesemente di lasciarlo libero, e lo abbiamo accontentato, anche per quello che lui ci ha dato in questi anni. Allegri non ha mai esplicitato la richiesta di un trequartista, ci ha illustrato alcuni profili, ma il modulo è una conseguenza dei giocatori che si hanno in casa”.
Sul mancato arrivo di Draxler il dirigente bianconero ha spiegato: "La pista Draxler è stata abbandonata a luglio, dopo un sondaggio in cui lui ha espresso la parziale volontà di trasferirsi in Italia, ma preferiva rimanere in Germania”. Su Cuadrado: "Non abbiamo alcun diritto riscatto, è in prestito libero, si è inserito bene. Ha manifestato il piacere di stare con noi e di proseguire in futuro, vedremo poi al momento opportuno con il Chelsea ma è molto probabile una buona conclusione". Ultima riflessione su Berardi: "Oggi è tutto del Sassuolo, lo stiamo monitorando, faremo un consultivo a fine stagione, abbiamo ottimi rapporti con il Sassuolo".
