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Klaus Allofs, ds del Wolfsburg, ha spiegato i motivi che hanno portato alla cessione del belga
WOLFSBURG (Germania) - “Era impossibile per noi trattenere Kevin De Bruyne, abbiamo fatto di tutto per riuscirci ma alla fine di siamo dovuti arrendere e siamo giunti alla conclusione che sarebbe stato meglio per lui cederlo: il City gli offriva uno stipendio quattro volte più ricco di quello che avrebbe potuto percepire con noi in Bundesliga (circa 10'000'000 di euro l'anno, ndr)”.
Il ds del Wolfsburg, Klaus Allofs, parlando a Die Welt, è tornato sulla cessione del giovane bomber belga al Manchester di Pellegrini. Il club britannico ha versato circa 70 milioni per il cartellino del giocatore al quale, soprattutto, ha proposto un ingaggio faraonico: “Quando ti offrono tutti questi soldi devi tenere conto delle ambizioni del ragazzo. Per lui era un’occasione unica: non c’è alcuna garanzia che in futuro gli avrebbero di nuovo proposto un contratto così ricco. Noi abbiamo un tetto salariale che club come Manchester City, Paris Saint-Germain, Barcellona o Bayern Monaco non hanno. È totalmente irrealistico affermare che nessuno può strapparci i nostri migliori giocatori”.
