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L'OSPITE“Balotelli al Milan? È come una roulette russa. Può essere un flop o regalare il salto di qualità”

26.08.15 - 07:00
Arno Rossini ha analizzato l’approdo dell’attaccante italiano in seno ai rossoneri e ha provato ad analizzare l’avvio del campionato di Serie A
“Balotelli al Milan? È come una roulette russa. Può essere un flop o regalare il salto di qualità”
Arno Rossini ha analizzato l’approdo dell’attaccante italiano in seno ai rossoneri e ha provato ad analizzare l’avvio del campionato di Serie A
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LUGANO - Balotelli si, Balotelli no? In molti nella vicina penisola si sono divisi dopo l’annuncio dell’arrivo (o meglio del ritorno) del tanto discusso Super Mario al Milan. Per alcuni è una follia, per altri è una mossa che potrebbe dare tanto ai rossoneri: Balo, dopo le tante occasioni sprecate, si trova di fronte all’ultima grande opportunità della sua carriera. Perché dovrebbe sprecarla?

Entrambe le tesi reggono, ma come al solito sarà il campo (sperando che non ci si mettano anche le attività extracalcistiche a far parlare di sè, vero Mario?) a decretare i suoi verdetti. “La decisione del Milan è una presa di posizione pericolosa, una roulette russa. Balotelli da un lato potrebbe nuovamente fallire e per i rossoneri sarebbero problemi grossi, ma nell’altro caso potrebbe regalare alla squadra quel salto di qualità fondamentale per raggiungere una delle prime tre posizioni in classifica - ha esordito Arno Rossini - Sinisa si è preso le sue responsabilità: è come quando vai al Casinò e decidi di puntare tutto quello che hai su di un numero. Se lo indovini poi hai davvero di che festeggiare…”.

Balotelli, si sa, è un giocatore particolare… molto particolare. Esattamente un anno fa aveva salutato il Milan (“è stato un errore”, aveva dichiarato lo scorso 25 agosto 2014) e si era trasferito a Liverpool; dalla Premier, dopo aver fallito sul campo, nello spogliatoio e nella vita extracalcistica, Super Mario è stato scaricato a gratis e rimandato in prestito proprio ai rossoneri. Potrebbe essere la sua ultima occasione? “Forse in una big si, ma non è detto… Raiola è sempre abile a trovargli una buona sistemazione”, ha continuato Rossini. Con l’arrivo di Mario, il Milan ha quindi completato la sua crescita? “Non direi. Anche dopo la partita disputata a Firenze, i rossoneri devono assolutamente trovare la quadratura tecnica e tattica”.

Il campionato di Serie A si è aperto con la sconfitta a sorpresa della Juventus che, per la prima volta nella sua storia, si è fatta battere all’esordio in casa dall’Udinese. “È stato un campanello d’allarme importante, un secchio d’acqua freddo in faccia che può aver fatto anche del bene ai bianconeri. Perdere in estate Pirlo, Vidal e Tevez non è certo una cosa facile da metabolizzare, e questa battuta d’arresto può servire da monito per capire che il cammino non sarà in discesa come nella passata stagione. Gli infortuni di Marchisio e di Khedira, inoltre hanno costretto Allegri a prendere alcune decisioni difficili: con l’arrivo di Cuadrado, e sicuramente di un altro centrocampista, la Vecchia Signora potrà ritrovarsi immediatamente”, ha continuato.

Anche la Roma ha deluso: l’1-1 maturato in rimonta a Verona ha subito scatenato le ire dei tifosi che se la sono presa con Garcia e le sue scelte di formazione. “Tranquilli, i giallorossi possono fare molto bene. Hanno qualità, sul mercato si sono rinforzati tantissimo specie in attacco e Garcia… beh, l’allenatore francese è molto furbo. Si è italianizzato! Ciò che potrebbe rallentare Totti e compagni è l’ambiente romano… proprio tutte queste critiche immediate non fanno per nulla bene alla squadra”, ha spiegato Arno.

Rossini, inoltre, non ha dubbi si chi potrà essere la vera sorpresa del campionato di Serie A. “Dopo aver preso le misure alla categoria, il Sassuolo quest’anno farà benissimo. Anche contro il Napoli ha dimostrato di saper giocare un gran calcio, ha giocatori intelligenti, un allenatore di grande valore e che conosce molto bene il calcio giocato e una società seria. Però aspettiamo a fare un’analisi del campionato… si è disputata una sola giornata, le vittorie e le sconfitte lasciano il tempo che trovano. Facciamo passare una decina di turni, poi potremo finalmente iniziare a capire quali potranno essere i valori in campo”, ha concluso.

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