Cerca e trova immobili

L'OSPITE“Col Vaduz sarà LA sfida decisiva dal punto di vista mentale. Il Chiasso può stupire”

29.07.15 - 09:00
Arno Rossini ha analizzato l’avvio di campionato del Lugano e dei momò: “La rosa a disposizione di Zeman deve essere rinforzata soprattutto fisicamente”
“Col Vaduz sarà LA sfida decisiva dal punto di vista mentale. Il Chiasso può stupire”
Arno Rossini ha analizzato l’avvio di campionato del Lugano e dei momò: “La rosa a disposizione di Zeman deve essere rinforzata soprattutto fisicamente”
CALCIO: Risultati e classifiche

LUGANO - Dopo 180’ di campionato una parte del Ticino, quello bianconero, si lecca le ferite dovute alle due sconfitte fin qui rimediate, l’altra parte, quello rossoblù, si gode l’avvio strabiliante del Chiasso nel campionato di Challenge. Trarre conclusioni dopo sole due partite è veramente complicato, anche perché i valori possono velocemente cambiare, ma alcuni dati di fatto risultano facilmente agli occhi dei tifosi, degli appassionati e degli esperti di calcio. Ne abbiamo parlato e discusso con Arno Rossini.

“Nelle due partite fin qui disputate - ha esordito - il Lugano mi è piaciuto, ha lottato ma è evidente che la squadra deve essere rinforzata anche dal punto di vista fisico. La Super non perdona, è completamente diversa dalla Challenge: forse il salto di categoria non è stato analizzato perfettamente da questo punto di vista”, ha esordito.

La società predica calma e serenità: secondo te è davvero così sereno il cielo sopra Cornaredo?
“Sono convinto che un po' di preoccupazione c’è all’interno del club ed è giusto che sia così; la speranza è che la situazione migliori già a partire da domenica, ma è anche vero che il San Gallo e il Thun erano due squadre abbordabili, per una squadra che ha come obiettivo la salvezza…”

E domenica arriva il Vaduz. Una sfida decisiva?
“Magari non dal punto di vista dei punti, ma per quanto riguarda la fiducia assolutamente si. I bianconeri sanno che devono lottare con loro per centrare la salvezza e restare fermi a quota 0 in classifica potrebbe risultare pesantissimo dal punto di vista mentale, creerebbe insicurezza. Il Lugano deve fare attenzione, deve assolutamente sbloccarsi, anche perché poi avrà tre sfide sulla carta complicatissime”.

Guardando le partite dall'esterno, quali sono gli aspetti da migliorare?
“A parte la fisicità della squadra, si nota come il centrocampo sia povero di qualità. Il presidente dovrà intervenire assolutamente sotto questo punto di vista, così come nel reparto difensivo. I due centrali sono fondamentali e nel caso arrivasse la squalifica per Djuric, Zeman si troverebbe con i giocatori contati. La Super è un campionato di alto livello, negli ultimi anni le squadre sono cresciute sotto tutti gli aspetti e non ti perdonano”.

Il Lugano sul mercato ha puntato tanto sui giocatori provenienti dalle diverse Primavere o sui giovani. È un rischio calcolato?
“Investire sui giovani è giusto, ma non si può costruire una squadra solo su di loro. Tra i campionati Primavera e un vero campionato c’è una differenza enorme: c’è bisogno di gente di esperienza e in questa squadra praticamente nessuno ha mai giocato in Super. Solo Tosetti ha fatto qualche apparizione e Padalino in Italia…”.

Loro due però hanno giocato poco se non nulla fin qui…
“Diamo tempo a Zeman; fin qui ne ha avuto poco per valutare le qualità dei suoi giocatori. La scelta di puntare sul boemo è stata coraggiosa, passionale ma il boemo non può fare miracoli: deve avere dei buoni ingredienti per preparare un piatto ricco e soddisfacente”.

Spostiamoci di qualche chilometro più a Sud: ti aspettavi un avvio così prorompente del Chiasso?
“Assolutamente sì, i rossoblù non sono una sorpresa: possono contare su Schällibaum che è in assoluto l’allenatore perfetto per la categoria, su Guatelli, Ciarrocchi e Regazzoni, un giocatore di qualità che può assolutamente fare la differenza in Challenge”.

Senza dimenticare un certo Melazzi…
“Il Chiasso è stato bravissimo a portarlo al Riva IV assieme a Cortelezzi: sono due giocatori incredibili, che possono far saltare il banco in ogni momento”.

Un pareggio col Le Mont e una vittoria in pompa magna contro lo Sciaffusa… dove può arrivare questo Chiasso?
“Per me è una squadra che vale in assoluto i primi cinque posti. I risultati poi possono dare una spinta incredibile dal punto di vista mentale… esattamente come era successo l’anno scorso in senso negativo”.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE