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Il tecnico del Lugano ha le idee in chiaro: “Intendo rispettare il mio contratto fino al 2016 e qualsiasi scelta prenderà Renzetti bisognerà rispettarla”
LUGANO - Dopo l’annuncio del possibile approdo di Mino Raiola al Lugano - il procuratore italiano è pronto ad acquisire il 60% delle quote azionarie di Angelo Renzetti - i tifosi bianconeri si domandano quale sarà il futuro della loro squadra del cuore. Nel caso il presidente dovesse lasciare, Livio Bordoli resterà sulla panchina dei ticinesi? Difficile dirlo, difficile pensare e indovinare le mosse della coppia Raiola-Bentancur ma il tecnico del Lugano ha le idee chiare.
“Come prima cosa voglio sottolineare, a scanso di equivoci viste anche le diatribe nate negli ultimi giorni, che ho un contratto in essere valido fino al 2016 e intendo rispettarlo fino in fondo. Sto vivendo in maniera molto serena questi giorni successivi alla promozione e non è vero che ho avuto dei contatti con altre società: il rapporto con Renzetti è sincero e queste cose non devono esistere”, ha spiegato Bordoli.
Per quanto concerne il possibile passaggio di proprietà, il tecnico bianconero si è detto “sorpreso”. “Mino Raiola è sicuramente un personaggio di spicco del calcio internazionale, sa cosa vuol dire fare calcio e se ha presentato quest’offerta ad Angelo (Renzetti, ndr) lo avrà fatto ben conscio di quello che dovrà fare. Qualsiasi decisione che il presidente prenderà dovrà essere rispettata, dal momento che la promozione in Super del Lugano è un premio per il duro lavoro fatto da lui durante questi anni, nei quali ha subito critiche - spesso ingiuste - ma ha saputo anche prendere decisioni importanti e giuste”, ha continuato Bordoli.
La Super League ha però dei costi importanti e l’arrivo di Raiola potrebbe permettere al club di guardare con fiducia al futuro… o magari solo al futuro a breve termine? “È vero i costi del massimo campionato sono elevati e bisognerà fare bene i calcoli. Di una cosa però sono sicuro: se dovesse arrivare Raiola non arriverà qui per fare una vacanza, ma per provare a fare qualcosa di grande”, ha concluso il mister del Lugano.
