L'ex cestista aveva fatto leva sulla sua amicizia con il leader nordcoreano Kim Jong Un per lanciare un appello e chiedere la liberazione di Kenneth Bae
LAS VEGAS (USA) - Che Dennis Rodman fosse un tipo sopra le righe lo si sapeva da sempre. Dal suo modo di essere anche quando giocava in Nba e vinceva con i suoi tattuaggi e i capelli sempre di colore diverso indossando la maglia dei Chicago Bulls di Michael Jordan e Scottie Pippen. Non deve quindi aver destato troppo scalpore il fatto che abbia invitato, alla sua festa a Las Vegas, anche tre famose pornostar: Stormy Daniels, Kaylani Lei e Jessica Drake. Una sorpresa piccante di certo gradita per gli ospiti del party.
Ma Dennis Rodman è anche colui che un paio di giorni fa ha cercato di fare leva sulla sua amicizia con il leader nordcoreano Kim Jong Un per lanciare un appello e chiedere la liberazione di Kenneth Bae, l'americano condannato pochi giorni fa a 15 anni di lavori forzati per aver commesso "atti ostili" contro Pyongyang. L'ex cestista ha conosciuto il presidente Kim Jong Un, un grande appassionato di basket, in un viaggio compiuto a febbraio a Pyongyang. Da qui il suo twitt: "Faccio appello al leader supremo della Corea del Nord, o come lo chiamo io, 'Kim', affinchè mi faccia un favore e rilasci Kenneth Bae". (itm)