«Difficile essere amico di un rivale con cui sei in lotta per titoli e soldi».
Srdjan non ha ancora digerito la squalifica del figlio agli US Open: «Nessun rispetto per il numero uno al mondo».
BELGRADO - I successi del figlio lo fanno sorridere, ma non cancellano le delusioni per i torti che crede di aver subito. Come Novak Djokovic, anche papà Srdjan non si accontenta mai. Non si arrende mai. E così un’intervista “tranquilla” su B92 TV Dnevni Red si è trasformata in un attacco al mondo del tennis e a Roger Federer. Questo per quanto successo negli ultimi US Open, quando Nole fu squalificato per aver involontariamente colpito una giudice con una pallina.
«È stato un incidente - ha graffiato Srdjan - non era assolutamente volontario. Fatti simili sono accaduti anche a Federer o a Nadal ma questi non sono stati squalificati. Non hanno avuto alcun rispetto per il numero uno al mondo; anzi direi proprio che hanno calcato la mano. Roger? È difficile essere amici di rivali con cui sei in perenne lotta per titoli e soldi. Mi piacerebbe che continuasse a giocare per altri 5 o 6 anni, così darebbe a Nole la possibilità di distanziarlo negli scontri diretti».