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CICLISMO«Tour sorprendente, di Pogacar e Hirschi gli show più belli»

15.09.20 - 08:00
La Grande Boucle entra nella sua settimana decisiva, con il duello Roglic-Pogacar che promette scintille.
keystone-sda.ch (Christophe Petit Tesson)
«Tour sorprendente, di Pogacar e Hirschi gli show più belli»
La Grande Boucle entra nella sua settimana decisiva, con il duello Roglic-Pogacar che promette scintille.
La parola a Mauro Gianetti, dirigente della UAE Emirates: «Tadej è un fenomeno che sta crescendo: ora gli abbiamo detto di continuare a divertirsi. Roglic? Un campione con una squadra super».
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Scoppiettante e avvincente, il Tour 2020 sta regalando emozioni tra splendidi assoli - su tutti quello nostro Marc Hirschi, vincitore della 12esima tappa -, grandi battaglie e attacchi in salita da togliere il fiato. «È un Tour aperto e sorprendente, in quest'annata decisamente particolare - interviene Mauro Gianetti, Ceo e Team Principal della UAE Emirates - Per i corridori, dopo il lockdown, era una situazione difficile da interpretare: sono arrivati qui senza tanti punti di riferimento e in molti hanno anche lavorato troppo a livello individuale».

Eppure lo spettacolo non sta mancando.
«È un Tour dove abbiamo visto dei ragazzi di 21 e 22 anni come Pogacar e Hirschi firmare gli show più belli. Marc è stato grande e in realtà ne ha fatti due. Per la Svizzera è uno spettacolo: già nella nona tappa aveva mostrato qualcosa di eccezionale».

Con la Jumbo-Visma che ha dimostrato tutta la sua forza e stroncato con un ritmo impressionante le speranze di Quintana e Bernal - andato alla deriva nella frazione che ha chiuso la seconda settimana -, il duello al vertice è ormai un affare tutto sloveno tra Roglic e proprio Pogacar, punta di diamante del team di Gianetti. Il 21enne, a +40" nella generale, ha già vinto due tappe e battuto il connazionale sul Grand Colombier.
«È un fenomeno che sta crescendo, un bravo ragazzo che piace a tutti e ce lo coccoliamo. È avanti rispetto alle nostre aspettative, anche se sapevamo che sarebbe diventato un grande corridore da corse a tappe. Dal primo giorno di questa Grande Boucle il nostro discorso non è però cambiato: gli abbiamo detto di divertirsi. Comunque vada a finire, andrà benissimo. Ora sta bene e ha dalla sua un recupero straordinario, la sua forza sta nella tranquillità e nella gestione delle energie psico-fisiche».

Da parte sua Bernal (Ineos) è crollato sotto i "colpi" della Jumbo-Visma.
«Egan ha cercato di mascherare le difficoltà, ma da giorni si vedeva che non era quello dello scorso anno. Ha sofferto. Sulla Jumbo-Visma c'è poco da dire... Roglic è un campione e negli anni hanno costruito una squadra davvero super, con 3-4 corridori che potrebbero essere dei leader in tutte le altre».

Da oggi si torna a salire, con la carovana attesa dalla 16esima frazione. Cosa dobbiamo aspettarci in quest'ultima settimana?
«Il Tour può decidersi ogni giorno, ma le tappe più attese sono quella di mercoledì e la crono di venerdì con l'arrivo sulla Planche des Belles Filles. Certo, anche le altre non saranno una scampagnata tra amici... (ride, ndr). Mi aspetto una settimana intensa dove potrà succedere di tutto».

Vada come vada, per la Uae Emirates sarà un Tour da incorniciare.
«Nella prima tappa abbiamo vinto e preso la maglia gialla con Kristoff. Non dico che dopo qualla giornata eravamo già "a posto", ma ha aiutato. Siamo partiti nel migliore dei modi e ci siamo tolti di dosso parecchia pressione. Ora ci godremo anche l'ultima settimana».

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